SOMMA LOMBARDO Amianto, la Federazione italiana autonomi lavoratori sanità vuole vederci chiaro. «A marzo dell’anno scorso abbiamo segnalato la presenza in alcuni parti dell’ospedale di Somma (ma lo stesso vale per gli stabilimenti di Angera e Gallarate): nei locali magazzino, sulle tubazioni dell’acqua, del vapore e del riscaldamento rivestite del pericoloso materiale; sulla tettoia del deposito attrezzi, fabbricato che fa anche da lavanderia, guardaroba, centrale termica». I lavori di bonifica sono
stati eseguiti dall’attuale amministrazione, «ma perché non sono finiti? E perché nessun lavoratore è mai stato messo a conoscenza dei luoghi in cui sarebbe potuto entrare in contatto con l’amianto?»I sotterranei non erano fuori pericolo per chi lavorasse alla manutenzione e sorveglianza degli impianti. «Zone ora bonificate – annotano Trotta e Pistocchi – ma per tre anni cosa ne è stato della salute dei lavoratori in quei luoghi?».Alessandra Pedroni
m.lualdi
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