Milano, 25 apr. (Apcom) – Niente pensione e nuovi progetti per Al Pacino. Il “padrino” di Hollywood compie 70 anni. Per l’attore di origine italiana il successo arriva nel 1972 con il ruolo di Michael Corleone nella saga di Francis Ford Coppola, a cui sono seguiti una lunghissima serie di riconoscimenti. La nuova sfida per Alfredo James Pacino, è You don’t know Jack, che narra la vita del medico Jack Kevorkian, meglio conosciuto come Dottor Morte. Ma non basta. Al Pacino festeggia avendo già firmato per 8 nuovi lavori per la modica cifra di 15 milioni di dollari a film. Usciranno tutti entro il 2013, tra questi una pellicola diretta da Barry Levinson e tre film storici uno su Dalì, uno su Re Lear ed uno sulla passione di Cristo.
Alfredo James Pacino è nato a New York (East Harlem) il 25 aprile 1940, in una famiglia di origini siciliane. Abbandonato dal padre quando era ancora in fasce, Pacino ebbe un’adolescenza difficile, lavorò come facchino, lustrascarpe e operaio. Negli anni Sessanta iniziò a frequentare i teatri off di Broadway, ma la sua carriera ebbe una svolta nel ’66, quando venne ammesso all’Actors Studio e incontrò il suo maestro Lee Strasberg.
Nel 1969 esordì al cinema com “Me, Natalie” di Fred Coe, a cui
seguì “Panico a Needle Park” (1971) di Jerry Schatzberg. Il
grande salto lo fece nel 1972, quando Francis Ford Coppola lo
scelse per il ruolo di Michael Corleone nella saga de “Il
Padrino”. Nel corso degli anni successivi ha dato vita a
personaggi memorabili, da Tony Montana in “Scarface” (1983) a
Carlito Brigante in “Carlitos Way” (1993), entrambi diretti da
Brian De Palma, al poliziotto Frank Serpico in “Serpico” (1973)
al rapinatore Sonny in “Quel pomeriggio di un giorno da cani”
(1975), entrambi di Sidney Lumet, al tenente Vincent Hanna in
“Heat – La sfida” (1995) al giornalista Lowell Bergman in
“Insider – Dietro la verità” di Michael Mann. Nominato 8 volte
all’Oscar, Pacino ha vinto una statuetta nel 1993 per
l’interpretazione del colonnello Frank Slade in “Scent of a Woman – Profumo di donna” e ricevuto nel 1994 il Leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia.
Alv
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