Bollette pazze, beneficenza per chiedere scusa

SARONNO Dalle bollette pazze un gesto di solidarietà per un associazione cittadina: a due settimane dall’invio di un centinaio di bollette Tarsu con cifre esorbitanti, la Saronno Servizi e le aziende che si occupano dell’emissione dei bollettini, P.A. digitale e GeoItalia Service, chiedono scusa ai cittadini e come “compensazione del disagio” annunciano che sarà devoluta una piccola somma in beneficenza.

Tutto è iniziato, venerdì 16 aprile, quando alcuni utenti hanno ricevuto una maxi bolletta con importi di 20 mila, 150 mila e persino 3 milioni di euro per la tassa di smaltimento dei rifiuti. I saronnesi hanno subito contattato l’ex municipalizzata per chiedere una spiegazione. Il personale della Saronno Servizi si è subito mobilitato: ha bloccato l’invio delle bollette e ha individuato la causa delle bollette pazze, un’errata immissione di dati.

«Nel giro di un paio di settimane – spiega Giordano Romano direttore dell’ex municipalizzata – il problema è stato risolto: tutte le 17.900 famiglie saronnesi hanno ricevuto le bollette ed entro lunedì le 100 che hanno ricevuto i cedolini con le cifre sbagliate riceveranno le nuove bollette, con una lettera di scuse firmata dalle tre società coinvolte: la Saronno Servizi e le aziende esterne che si sono occupate della stampa». Una missiva di scuse necessaria anche se, fortunatamente, essendo cifre esorbitanti nessuno ha pagato i bollettini “pazzi”: «Preso atto

del verificarsi del disguido, spiacevole anche se limitato – si legge nella lettera – si è messa in campo tutta l’esperienza e la professionalità maturata in anni di gestione del servizio, per realizzare modifiche procedurali e informatiche che rendano assai remoto, per il futuro, il verificarsi di analoghi disguidi. Tali attività sono state prestate a titolo assolutamente gratuito, consentendo la devoluzione di una piccola somma di denaro che, come simbolica compensazione del disagio, si è deciso di destinare ad una organizzazione “no profit” della città che l’amministrazione provvederà ad individuare».

Un errore tecnico a cui si è risposto in modo rapidoe soprattutto informando gli utenti: «Per citare il ministro Brunetta possiamo dire che siamo una pubblica amministrazione responsabile – prosegue Romano – non abbiamo nascosto nulla ai cittadini e abbiamo detto loro fin da subito cosa fosse accaduto, dimostrando che ci interfacciamo e relazioniamo in maniera trasparente e corretta»

La lettera, infatti, oltre alle scuse, spiega anche l’origine delle bollette pazze: «Lo spiacevole inconveniente è risultato ascrivibile ad un errore operativo generato nel corso della complessa attività di trasformazione della elevata mole di dati elaborati. L’elevato standard qualitativo del software impiegato nel corso di questi anni ha tuttavia limitato il numero di bollette errate ad una percentuale assolutamente irrisoria (0,02%) rispetto alle centinaia di migliaia di invii effettuati».

f.tonghini

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