Cassano Magnago Se a Roma è stata la Lega Nord a disertare le celebrazioni del 2 Giugno, nella città di Umberto Bossi la festa della Repubblica ha visto invece l’assenza del Popolo della Libertà: nessun esponente del partito era infatti presente l’altra sera al Palatacca per l’ormai tradizionale concerto del Corpo musicale cassanese. Una mancanza che non è certo sfuggita agli esponenti del Carroccio, in particolare al segretario Roberto Amadeo, sorpreso nel constatare che «teniamo più noi leghisti a questa ricorrenza di coloro che invece si ergono a paladini dei valori della Repubblica e dell’unità nazionale».Come fa notare il numero uno della sezione di via IV Novembre, infatti, «non ha partecipato alla cerimonia nessuno dei nostri alleati: non si sono visti non solo amministratori e consiglieri del Pdl, ma neppure esponenti del direttivo politico». Insomma, una defezione di massa che, lascia intendere Amadeo, non può certo essere casuale: per questo motivo il portavoce leghista non si limita alla polemica, ma vuole passare dalle parole ai fatti. Sì, perché il Popolo della libertà «vorrebbe il patrocinio del Comune per le celebrazioni, nel 2011, dei 150 anni dell’Unità d’Italia: unità alla quale, però, non sembra che i nostri alleati tengano molto, se non presenziano alle feste, come quella
della Repubblica, che rappresentano questa unità». Ecco perché, preannuncia il segretario del Carroccio, «dubito che il sindaco Aldo Morniroli sia disposto a concedere il patrocinio». Tant’è vero che, secondo Amadeo, la segreteria del Pdl, avendo in qualche modo presagito il possibile “no” da parte del primo cittadino, «si è già premurata di proporre un patrocinio da parte del consiglio comunale: sarà difficile che questa scelta possa passare con il voto favorevole della Lega». Se quello del portavoce lumbard è dunque un appello alla coerenza, qualcuno potrebbe invitare al Carroccio di guardare in casa propria, visto che a Roma ha tenuto lo stesso atteggiamento rimproverato invece agli azzurri di Cassano. Secondo Amadeo, però, «i casi sono diversi: a Roma siamo costretti a sederci accanto al “nemico” Gianfranco Fini, mentre qui stiamo amministrando la città insieme ai nostri alleati nell’interesse dei cassanesi, per rispetto dei quali noi della Lega abbiamo partecipato a questa ricorrenza».E pensare che il concerto dell’altra sera si era aperto con l’intervento del sindaco Morniroli, il quale ha voluto essere breve, perché «in queste circostanze, negli ultimi tempi, anche per una sola parola scoppiano polemiche». Polemiche che stavolta non sono invece nate dalle parole, ma da quelle che il segretario leghista definisce «assenze eloquenti».
f.artina
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