Cardano: “Giù le mani dall’acqua pubblica”

CARDANO AL CAMPO Appena costituito, è già in piazza a raccogliere le firme. Il neo-nato comitato per l’acqua pubblica di Cardano al Campo sarà domani davanti al municipio e martedì nei pressi dell’area mercato per promuovere la campagna refendaria che con tre quesiti intende abrogare la norma voluta dal Governo che prevede la privatizzazione degli acquedotti. È l’impegno preso una settimana fa da diverse sigle (Acli, Amicinbici, Arci, Casa del Popolo), insieme ad alcuni partiti (Federazione della sinistra, Partito democratico, Partito socialista) e singoli cittadini intervenuti alla presentazione in paese del libro “L’acqua è una merce” del giornalista Luca Martinelli. «La battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua sta riscuotendo un grande successo – fanno sapere gli organizzatori del banchetto – ad oggi sono oltre 680 mila le

firme raccolte ed altre lo saranno ancora entro il 31 luglio». Il tutto in un Comune molto sensibile alle tematiche ambientali che un anno fa ha inaugurato anche un chiosco di distribuzione gratuita dell’acqua della falda della brughiera cardanese. Sono ormai un dato appurato, aggiungono, «gli esempi di Aprilia, Arezzo, Nola e molte altre città italiane in cui (con il passaggio dalla gestione pubblica a quella privata, ndr) le tariffe sono aumentate fino al 300% a fronte di un crollo nella qualità del servizio». Per questo il sodalizio sostiene il Forum italiano dei movimenti per l’acqua. «In una logica di mercato – dicono – il privato deve ottenere profitti in nome dei quali tutto è sacrificabile». Per informazioni e adesioni: http://www.acquabenecomune.org oppure http://www.casadelpopolo.it.

e.romano

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