Il caso Saronno su L’Espresso “Noi ascoltiamo la gente”

SARONNO Il “caso Saronno”, ossia la vittoria di Luciano Porro alle ultime amministrative, è citato come esempio di “miracolo a sinistra” all’interno di un lungo articolo pubblicato sull’ultimo numero del settimanale Espresso. Il medico con fascia tricolore è stato indicato dal giornalista Paolo Biondani tra le “Primule rosse del Pd”, cioè quei sindaci «attivi, concreti, legati al territorio che sono riusciti

a vincere in zone del centrodestra». In un ipotetico giro d’Italia che spazia da Portogruaro a Lamezia Terme, da Montebelluna a Corsico, l’Espresso fa tappa anche a Saronno per cercare di capire come, un candidato del centrosinistra appunto, possa essere eletto per ben due volte sindaco, in una realtà che, dalle europee e alle regionali, ha assegnato una netta vittoria al centrodestra.

Come ha più volte ribadito dopo la vittoria, Porro spiega che il “segreto” del suo successo sono le persone e un programma condiviso: «Abbiamo evitato attacchi personali, messo in chiaro che non vogliamo edilizia speculativa, abbiamo presentato un programma a 360 gradi parlando anche di sicurezza sottolineando che non faremo ronde, ma daremo sostegno alle forze dell’ordine» ha dichiarato al settimanale.

Insomma Porro concretizza quanto sostiene il sociologo Nando Dalla Chiesa, che sottolinea che il Pd vince se presenta «persone semplici, pulite e combattive. Sindaci capaci di far tornare il respiro della società civile dentro le stanze della polizia».

Un’analisi condivisa a pieno anche a Nicola Gilardoni segretario cittadino del Pd: «Direi che il caso della nostra città testimonia innanzitutto che si può cambiare, ma anche che non esistono formule magiche». La vera ricetta è, secondo il numero uno del Pd, l’ascolto dei cittadini e la presentazione di programmi concreti: «Bisogna partire dalle esigenze della gente e proporre soluzioni concrete e praticabili ai problemi quotidiani. Certo si può sognare un modello di sviluppo sostenibile, ma senza dimenticare di tenere i piedi per terra». Gilardoni conclude ricordando la scelta che è stata l’asso nella manica del centrosinistra a Saronno: «Non abbiamo voluto un Pd egemone, ma un partito aperto alla società civile e alle forze politiche intenzionate a portare avanti un unico progetto di cambiamento basato sulla condivisione di valori».

Un contributo alla vittoria di Porro è arrivato anche dalla difficoltà del Pdl che pensa a come rinascere dopo le dimissioni di Enzo Volontè e Ciro Scognamiglio. L’unica candidatura al momento è quella dell’ex assessore Fabio Mitrano. «Il nuovo coordinatore sarà nominato nel corso del prossimo direttivo provinciale – spiega Rienzo Azzi– ma certo possiamo dire che intorno al nome di Fabio Mitrano si è registrato l’accordo di tutte le componenti del partito». Un Pdl che punta su un “giovane d’esperienza” per rinnovarsi: «A Saronno non c’è bisogno di rifondare il partito – conclude Azzi – ma semplicemente di rilanciarlo, ed è proprio per questo che stiamo lavorando».

 

f.tonghini

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