Roma, 29 set. (Apcom) – Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi
che ha ritrovato semibruciato il telefonino della 15enne scomparsa ad Avetrana lo scorso 26 agosto, dice che “è stato un caso” e anzi “ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno” perché magari “la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare”.
L’uomo, in un’intervista a News Mediaset, ha raccontato in esclusiva all’agenzia di notizie tv del Gruppo Mediaset il ritrovamento del cellulare della nipote: “E’ stato proprio un caso che lo abbiamo trovato io non volevo che lo trovassi magari la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare, non volevo. Ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno però purtroppo si è saputo lo stesso”.
“Ieri racconta lo zio – abbiamo pulito gli alberi degli ulivi con la scopatrice con un amico di Avetrana e mi sono dimenticato un cacciavite e per il cacciavite si è trovata questa fortuna. Come sono sceso dove abbiamo parcheggiato stamattina, ho visto una cosa e della brucecchiatura e mi è venuta una cosa al cuore. L’ho preso in mano e ho telefonato a mia figlia?”.
“Il cuore me lo diceva che era il suo – continua lo zio della ragazza visibilmente commosso – c’era un lucchettino piccolo e una cosa di lattina, di quello delle bevande, i ragazzi non me l’hanno saputo dire se era quello, hanno detto papà portalo a casa, ma io ho detto di no, lo lascio qui anzi vengo a casa e se lo prendono i carabinieri e si vede? Era completamente da fuori, il mascherino di sopra e sotto era tutto bruciacchiato”.
Red/Cro
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