Il Papa arriva a Palermo 17 anni dopo Wojtyla,discorso a giovani


Roma, 3 ott. (Apcom)
– Visita di una giornata a Palermo per il
Papa. Benedetto XVI è atterratto all’aereo porto di punta Raisi., dove ad attenderlo c’era per il Governo c’era il Guardasigilli siciliano del Pdl Angelino Alfano e non, come in genere avviene nelle visite del Papa in Italia, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, gentiluomo vaticano di Sua Santitaà.

Alle 10 il Papa celebra la messa al Foro italico e nel tardo pomeriggio incontrerà i giovani delle diocesi siciliane.

Era il 9 maggio del 1993 quando, a un anno circa dall’uccisione dei giudici Falcone e Borsellino, Giovanni Paolo II denunciò per la prima volta la “mafia”. Disse proprio così, chiamandola, inusualmente, per nome. “Dio – affermò in un discorso a braccio nella Valle dei Templi di Agrigento passato alla storia- ha detto non uccidere: nessuna agglomerazione umana, mafia, può calpestare questo diritto santissimo di Dio”. Tuonò, Wojtyla: “Lo dico ai responsabili: Convertitevi. Una volta verrà il giudizio di Dio!”. Poco dopo, a settembre, veniva ucciso dalla mafia don Pino Puglisi, sacerdote impegnato contro le cosche. Ricordi ancora freschi per i cattolici siciliani, che oggi accolgono Benedetto XVI per una giornata di visita a Palermo.

Il Papa tedesco atterrerà verso le 9.15 all’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Punta Raisi quindi si dirigerà in città, al Foro italico, per presiedere una concelebrazione eucaristica dove sono attese 150mila persone. Al termine reciterà la preghiera dell’Angelus. Nel pomeriggio, dopo un pranzo siciliano con i vescovi della regione, sono due i momenti salienti: l`incontro in cattedrale con i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i seminaristi, quindi quello conclusivo con i giovani, in Piazza Politeama.

Pol

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