SOMMA LOMBARDO È aperta da meno di tre mesi la farmacia comunale di via Pastrengo, e già i malviventi l’hanno adocchiata: almeno quello solitario che ieri pomeriggio, poco prima delle 18 vi è uscito con le tasche piene (si fa per dire, il bottino in realtà è esiguo), dopo avere minacciato la direttrice dell’esercizio mostrandole un ferro che assomigliava molto ad una pistola.
La cronaca di questa ennesima rapina ad una farmacia (la terza nella città dei Tre Leoni in un mese), ha un testimone d’eccezione: Paolo Tatti, il direttore della Spes (Somma patrimonio e servizi), la municipalizzata che ha voluto l’apertura di questo esercizio).
«Posso solo descrivere quello che ho visto da fuori – racconta – Peraltro, non mi sono accorto di nulla. Ho visto questa persona, sarà stata alta un metro e 80, che poteva essere italiana, entrare nel negozio e uscirne un minuto dopo, allontanandosi come se nulla fosse verso il cimitero. Il tempo che mi dicessero che cosa era successo e quello già non si è più visto».
Dentro l’uomo, che pare parlasse un italiano con un accento straniero, ha intimato la direttrice di consegnargli tutti i soldi. «Si è anche arrabbiato perché i soldi erano pochi, e ad u certo punto ha estratto quella pistola, che inizialmente aveva mostrato sollevando sotto la maglietta, nella cintola dei pantaloni, e l’ha pure puntata, per chiedere più soldi. In realtà non c’era molto in cassa, la cifra esatta della rapina è ancora da quantificare con precisione».
Il bottino dovrebbe aggirarsi intorno alle 300 euro. Quello di ieri è il terzo assalto armato in città nel giro di tre settimane: per prima una farmacia, quella di piazza Mazzini, il 7 maggio. Il 18 maggio era toccato al Blockbuster.
f.tonghini
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