Giacarta, 1 nov. (Apcom) – Il vulcano indonesiano Merapi, che
martedì scorso aveva causato la morte di 38 persone, è entrato di nuovo in eruzione, provocando una nuvola di ceneri e di gas
tossici: lo hanno reso noto le autorità indonesiane, secondo le quali si tratta dell’eruzione più violenta degli ultimi sette giorni.
La totalità delle circa 50mila persone che vivono nella zona a rischio è stata fatta sgomberare – anche con la forza – dalle autorità, sebbene non pochi abbiano sfidato la sorte per ritornare a controllare lo stato delle loro case: al momento tuttavia non si ha alcuna notizia di nuove vittime.
Il Merapi, sull’isola di Giava, è un vulcano dal ciclo di attività piuttosto breve, con un’eruzione ogni quattro o cinque anni: dal XVI secolo ad oggi sono state registrate una settantina di eruzioni, alcune molto violente come quella che nel 1930 provocò 1.400 morti.
Mgi
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