Roma, 30 lug. (Apcom) – “Ieri sera in due ore, senza la possibilità di esprimere le mie ragioni, sono stato di fatto espulso dal partito che ho contribuito a fondare”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nella sua dichiarazione alla stampa all’indomani della ‘rottura’ con Silvio Berlusconi.
Fini ha dunque letto le motivazioni elencate nel documento dell’Ufficio di presidenza. “Sono stato ritenuto colpevole – ha riferito – di stillicidio di distinguo e contrarietà nei confronti del governo, critica demolitoria alle decisioni del partito, attacco sistematico al ruolo e alla figura del premier. Inoltre avrei costantemente formulato orientamenti e perfino, pensate che misfatto, proposte di legge che confliggono con il programma elettorale”.
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