SARONNO Senza pesticidi nei campi e con un’estate improvvisa, senza quasi l’intermezzo della primavera, le api invadono il Saronnese tanto da esaurire il materiale che i volontari del gruppo di protezione civile cittadino utilizzano per recuperare gli sciami che, sempre più spesso, trovano casa su alberi, balconi e persino sulle ruote delle auto.
Da quando è scoppiato il caldo sono stati oltre una ventina gli sciami recuperati dagli uomini in giallo. «Sicuramente – spiega Gianfranco Ronda ex apicultore attualmente in forza al gruppo comunale di protezione civile – le condizioni meteorologiche hanno giocato a favore di questo boom: possiamo dire di essere passati dall’inverno all’estate mentre di solito le api hanno tutta la primavera per sciamare». Ma non solo: oltre all’improvviso caldo anche alcune novità nei campi di mais della zona hanno giocato a favore: «La messa al bando di alcuni pesticidi, i neonicotinoidi, in grado di provocare una moria di api, ha sicuramente giocato a favore della buona salute degli alveari presenti nelle aree verdi».
Ma come mai ci sono tanti sciami in circolazione? Quando in un alveare nasce una nuova regina, quella vecchia, seguita da parte dell’alveare, si stacca e parte in cerca di una nuova casa Negli ultimi mesi le api hanno cercato di “mettere su casa” sempre più spesso nel Saronnese ricoprendo alberi e balconi. Nonostante il rischio di punture, però, essendo insetti utili all’uomo, sia per i loro prodotti ma soprattutto per la capacità impollinare, la loro eliminazione, a differenza di vespe e calabroni, è proibita.
Così davanti ad uno sciame l’unica soluzione è contattare i volontari della protezione civile che recuperano tutti gli esemplari. «L’intervento è semplice – continua Ronda – si cerca di trovare la regina e la si rinchiude in un’arnia pigliasciami: si tratta di una piccola valigetta dove con qualche goccia di miele e fogli cerati si ricrea l’habitat ideale per le api che in genere seguono subito la regina, liberando balconi e alberi della loro presenza». Chiuse tutte le api nell’arnia provvisoria, bisogna attendere la sera, quando gli insetti, un po’ intontiti, possono essere spostati in vere e proprie arnie.
A causa dei numerosi interventi realizzati in queste settimane però i volontari hanno urgentemente bisogno di altre arnie pigliasciami: «Ne abbiamo diverse – conclude Ronda – ma a questo ritmo non sono sufficienti». Così il gruppo comunale rivolge un appello a tutti gli apicolturi in possesso di quest’attrezzatura in modo da incrementare le proprie dotazioni. «Uno ci è stato prestato da un ex apicolture di Uboldo che ringraziamo sentitamente ma al momento non basta». Chiamate ed interventi si susseguono ad un ritmo impressionate: il caso più curioso però resta quello registrato qualche settimana fa a Caronno Pertusella, dove in un paio di giorni di lavoro uno sciame ha costruito un favo attorno alla ruota di una Fiat Punto. E’ successo davanti alla Berti group, un mobilificio di viale Europa. Ad intervenire in aiuto dell’automobilista sono stati proprio i volontari della protezione civile di Saronno.
f.tonghini
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