Avetrana (TA), 16 ott. (Apcom) – Sara Scazzi e’ stata costretta con la forza a scendere nel garage dove è stata uccisa.
Da qui l’accusa di sequestro di persona nei confronti della cugina Sabrina, che – secondo le accuse della Procura della Repubblica di Taranto – avrebbe trascinato Sarah all’interno del garage dove ad attenderla c’era lo zio. Michele Misseri poi l’avrebbe uccisa mentre la stessa Sabrina la teneva ferma. Questo è il nuovo particolare che è emerso questa mattina nel corso della conferenza dove gli inquirenti hanno illustrato come sono arrivati a chiudere il cerchio delle indagini.
Secondo quanto ha detto il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, il movente dell’omicidio di Sarah è da ricercare nell’ambito familiare; non ci sono altre ipotesi al momento. Tra le righe gli inquirenti hanno fatto capire che sono state le avance sessuali su Sarah, e forse l’intenzione di rivelare tutto, il vero motivo della sua eliminazione. Proprio per questo è le due cugine avrebbero litigato la sera prima.
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fmc
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