A 37 anni dalla scomparsa di Giorgio Almirante: il ricordo di un protagonista della destra italiana

Il 22 maggio 1988 moriva a Roma lo storico segretario del Movimento Sociale Italiano. A quasi quattro decenni di distanza, la sua figura continua a suscitare riflessione e memoria politica

Il 22 maggio 1988 si spegneva a Roma Giorgio Almirante, una delle figure più emblematiche e discusse del secondo dopoguerra italiano. A 37 anni dalla sua scomparsa, la sua memoria resta viva, non solo nei cuori di chi ne ha condiviso il percorso politico, ma anche nel dibattito pubblico che continua a interrogarsi sul ruolo che ha avuto nella storia d’Italia.

Fondatore e per lunghi anni segretario del Movimento Sociale Italiano, Almirante ha rappresentato per decenni il volto della destra nazionale, costruendo un’identità politica forte, coerente e capace di radicarsi nel tessuto sociale, anche nei momenti di maggiore isolamento.

Uomo di grande cultura e oratoria, seppe dare voce a un mondo spesso escluso dal sistema dominante, coniugando il richiamo alla tradizione con la volontà di partecipare attivamente alla vita democratica del Paese. Fu protagonista di una lunga stagione parlamentare, sempre presente alla Camera dal 1948 fino alla sua morte, incarnando un’idea di opposizione ferma ma leale.

La sua scomparsa, nel 1988, segnò la fine di un’epoca, ma non cancellò l’impronta profonda che il suo pensiero e la sua azione politica hanno lasciato. Per molti, Almirante fu simbolo di fedeltà a un ideale, per altri figura controversa e divisiva: resta, in ogni caso, un riferimento storico imprescindibile per comprendere l’evoluzione della destra italiana.

Oggi, a 37 anni dalla sua morte, Giorgio Almirante viene ricordato da numerosi esponenti politici, da cittadini e da chi, nel suo nome, continua a credere in una politica fondata sull’identità, sull’onore e sull’amore per la Patria.