14 Mag 2010
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1 minuto di letturaCASSANO MAGNAGO Dietro l’attività “per bene” di facciata arrotondavano piazzando vestiti e scarpe taroccate al cento per cento. Nei guai sono finiti due cinquantenni residenti tra Cardano e Oggiona con solida attività alle spalle: uno titolare di un’impresa edile, l’altro, invece, gestisce un’attività commerciale che con l’abbigliamento non ha nulla a che fare.
Nella cantina dell’imprenditore e nel magazzino dell’esercente è stata scovata e sequestrata merce per un valore di circa 300 mila euro. Ad incastrare i due una rapida indagine dei carabinieri della stazione di Cassano Magnano che sugli “affari” della coppia di cinquantenni hanno voluto vederci chiaro. Il giro di merci era tale da non passare inosservato e i militari sono andati a fondo.
Il blitz è scattato l’altro giorno dopo che, parte dell’attività di commercio della coppia era già stata documentata con scarpe e vestiti inspiegabilmente in entrata e in uscita dalle proprietà dei due. Gli uomini dell’Arma hanno sequestrato complessivamente 1.400 capi di vestiario, tra giubbotti, pantaloni, vestiti, vestitini ed accessori vari, e 1.200 paia di scarpe. Tutti capi rigorosamente griffati; alta moda targata Armani, Dolce e Gabbana, Versace o Hogan per le scarpe; capi che se veri e acquistati in negozio dimezzano lo stipendio alla prima occhiata.
I due, invece, proponevano “l’affarone” trovando sempre qualcuno pronto a cascarci: la merce veniva piazzata tra gli 80 e i 150 euro. Vestiti e scarpe, tra l’altro, erano contraffatti in modo impeccabile e anche la fattura non tradiva l’inganno.
I due sono stati denunciati per ricettazione, commercio di prodotti contraffatti e vendita di prodotti industriali mendaci.
L’inchiesta continua per accertare da dove i due comprassero la merce, parrebbe che parte dei carichi abbiano origine napoletana, e per capire a chi venisse venduta: ad ora parrebbe che la beffa avrebbe colpito conoscenti e clienti delle rispettive attività della coppia sia in provincia che fuori.
f.tonghini
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