I salami di Busto alla conquista dell’Expo: tre eccellenze del Salumificio Bustese ricevono il marchio De.CO, assegnato per la prima volta ai prodotti tipici legati alla città. Ora ci prova la mitica polenta e bruscitti.
Il pioniere dell’export bustocco, il leggendario , alla fine dell’800 usava infilare salami e coppe del Salumificio Bustese (fondato nel 1892) in mezzo alle stoffe che trasportava in Sud America per poi offrirle ai clienti, che venivano presi per la gola ed erano così più propensi ad acquistare i prodotti tessili, che erano il core business dell’allora Manchester d’Italia.
«Allora – racconta , direttore commerciale del Salumificio Bustese, di proprietà della famiglia Venegoni – nacque l’espressione “paes di luganeghiti” riferita a Busto Arsizio». A distanza di più di un secolo, quando Expo 2015 porterà qui il mondo, l’eccellenza agroalimentare “made in Busto” viene riconosciuta e certificata, con il marchio De.Co. che raffigura nell’etichetta la sagoma del santuario di Santa Maria. Il salame prealpino, l’antica coppa bustese e il lardo contadino, tre dei prodotti di punta del Salumificio Bustese, hanno infatti ricevuto la Denominazione Comunale d’origine del Comune di Busto Arsizio.
Un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto o una produzione al luogo storico di origine: «La De.CO. certifica il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto che ha un forte e significativo valore identitario per una comunità – spiega l’assessore alle identità territoriali , che presiede la commissione che assegna il marchio – è uno strumento di salvaguardia delle produzioni locali e di sviluppo del territorio ma al tempo stesso un mezzo per promuovere le specificità culturali e storiche». Per il sindaco , il riconoscimento della prima De.CO. «è il punto di arrivo di un percorso iniziato nel primo mandato amministrativo, accelerato negli ultimi mesi con l’avvicinarsi di Expo 2015». A fare la differenza, nei metodi di produzione tradizionali che il Salumificio Bustese continua a proporre (e che ha difeso negli anni dalle normative europee) è la tecnica di asciugamento al legno di faggio che consente di mantenere la qualità del prodotto, rendendolo unico senza conseguenze nociva per la salute.
Ora che la De.Co. è realtà (esordirà già alla fiera Milano Golosa in cui il Salumificio Bustese potrà sfoggiare il nuovo marchio), spunta già un altro “candidato” per il marchio d’origine “made in Busto”: è la mitica polenta e bruscitti, per la cui ricetta il Magistero dei Bruscitti ha già fatto domanda in Comune.
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