A Gallarate il Ramadan non fa più paura

GALLARATE Fa discutere la presenza degli islamici a Madonna in Campagna. Ma nessuno, nella parte storica del rione, fatta di case strette fra viale Milano e via Buonarroti, grida al «Mamma li Turchi».«Ma io non me ne ero nemmeno accorta», racconta la titolare di un negozio di casalinghi, che anzi ne approfitta per due passi fuori dal negozio e per dare un’occhiata più da vicino alla tensostruttura allestita in via Pacinotti, all’angolo con viale Milano. Bisogna sapere che c’è, per notarla, visto che è nascosta dalla strada da una serie di fitti alberi. «No, ma a me non da nessun problema». Anzi, la presenza degli islamici è diventata normale argomento di conversazione. «Con una cliente ci prendiamo in giro per vedere chi ha più paura».Nessuno

ha paura dell’uomo “nero”; piuttosto c’è qualcuno che se la prende con l’uomo “bianco”. «Ma chi ha deciso di metterli qui? Io proprio non capisco questo bisogno di ghettizzarli, perché non li hanno messi in centro? E poi, perché tutti insieme?», domanda una signora in edicola.La donna si lamenta soprattutto perché «non ci hanno informato prima». Una critica, questa, che va dritta al cuore di un’amministrazione che vuole fare della partecipazione un punto d’onore, tanto da aver nominato un assessore, Cinzia Colombo, con questa delega specifica. I residenti sanno bene che magari, anche dopo un incontro pubblico, la decisione dell’esecutivo non sarebbe cambiata. Ma almeno avrebbero preferito essere informati prima da chi quella decisione era chiamato a prenderla, non a cose fatte e dai giornali.

e.romano

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