A Varese addio mattone E i prezzi colano a picco

VARESE Il mattone perde valore anche se la casa è nuova? Secondo i dati raccolti dall’Ufficio studi Gabetti sul primo semestre del 2012 non solo i costruttori avrebbero abbassato i prezzi, ma lo avrebbero fatto anche con percentuali di tutto rispetto.Flessioni nell’ordine del 4% nelle zone centrali, su nuovo e ristrutturato, e addirittura dell’8% per il nuovo di tipo economico nei quartieri più a nord verso il valico con la Svizzera. Ma l’associazione costruttori minimizza: «Troppi pochi i dati delle compravendite per poter dare delle indicazioni di media sull’andamento di un mercato che si muove poco».Secondo i dati dell’Agenzia del territorio nel 2011 a Varese si sono registrate 890 transazioni di compravendita per immobili residenziali. Non molte in termini assoluti, ma comunque il 5,4% in più rispetto all’anno precedente.Ma è troppo presto per parlare di ripresa del mercato perché, secondo i dati raccolti dallo studio Gabetti sull’esperienza maturata da tre agenzie (Gabetti, Professionecasa e Grimaldi), nel primo trimestre di quest’anno i tempi medi di vendita si sono allungati e si attestano tra i sei e gli otto mesi, mentre lo sconto che i proprietari concedono in sede di chiusura delle trattative varia a seconda delle tipologie ed è compreso tra il 10 e il 15%.«Le compravendite realizzate nel primo semestre del 2012 hanno riguardato principalmente prime abitazioni, per tagli di tre – quattro locali per famiglie consolidate o bilocali

per single o coppie», spiega Antonello Leccese, titolare dell’agenzia Gabetti di Varese, precisando che la spesa media per un trilocale si aggira attorno ai 220-230 mila euro, centomila euro in più rispetto all’appartamento di due sole stanze.«In realtà la fascia medio bassa della popolazione ha riscontrato maggiori difficoltà nell’accesso al credito e si è spesso orientata alla locazione – aggiunge – Al contrario il target medio alto ha confermato l’interesse per particolari soluzioni signorili in centro».Su quest’ultimo punto concorda anche Gianpietro Ghiringhelli, direttore dell’associazione costruttori: «La domanda in realtà c’è, soprattutto da parte di giovani coppie che vorrebbero metter su famiglia, ma questa domanda resta inevasa perché le banche hanno ristretto molto i criteri di affidabilità e concedono meno prestiti», afferma. Ma le difficoltà riguarderebbero soprattutto gli immobili usati e di taglio economico «che subiscono una svalutazione costante – spiega – un po’ perché il mercato degli alloggi più economici incontra maggiori difficoltà e in parte per effetto delle nuove norme e dei nuovi criteri sull’efficienza energetica. Non mi risulta ci siano riduzioni di prezzo su case nuove o ristrutturate con nuovi parametri ambientali», aggiunge precisando che anche durante l’ultima riunione dell’Osservatorio sul mercato immobiliare della settimana scorsa «si è deciso di non offrire un andamento medio dei prezzi degli immobili proprio perché la casistica è talmente bassa e varia che dare una tendenza media del mercato sarebbe fuorviante».

s.bartolini

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