A Varese chiude Buzzetti la storica gioielleria-salotto

VARESE Serranda abbassata per la gioielleria Buzzetti di corso Matteotti (nella foto una vecchia foto del signor Buzzetti). Addio alle antiche vetrine in centro storico, riconosciuto negozio di rilievo regionale di Varese dalla Regione. L’attività commerciale circondato da qualche giorno dalle impalcature cambierà faccia, per l’apertura di un altro esercizio di preziosi, Stroli. «Abbiamo chiuso perché non era più garantita la continuità nella disponibilità dei locali che ha contraddistinto il negozio dal 1870 quando lo aprì lo zio del nonno di mio marito» spiega Luciana Gaffuri, moglie del titolare. Sita all’inizio della via dello shopping, la bottega era caratterizzata dall’arredamento composto di pezzi originali di fine Ottocento, accostati a mobili risalenti al primo Ventennio del Novecento.

Quattro anni fa era arrivato l’importante riconoscimento ricevuto dalle mani del presidente Roberto Formigoni per la capacità di mantenere intatte nel tempo le caratteristiche di eccellenza sotto il profilo storico, architettonico e culturale garantendo una presenza qualificata e una testimonianza storica del commercio varesino.

«Ci teniamo molto a ringraziare i varesini – continua la signora Luciana – In particolare per le grandi manifestazioni di affetto e, senza peccare di presunzione, di apprezzamento, che abbiamo ricevuto negli anni e in questo ultimo periodo. In cinquant’anni mio marito, poi io e mio figlio ci abbiamo messo tutto l’amore e l’entusiasmo possibili. Per il futuro vedremo se e quando riaprire, in questo momento abbiamo tante idee, poi si vedrà».

Il negozio sotto i portici ottocenteschi di corso Matteotti era diventato «un salotto, con molti clienti si era istaurato un rapporto quasi quotidiano, passavano anche senza comperare nulla. Sono stati anni bellissimi con novità quotidiane, ci mancherà moltissimo questa familiarità».

La gestione della gioielleria aveva resistito anche all’avvento della crisi economica. «Ci ha imposto di proporre prodotti diversi, di tararci sulle cose giuste per il momento storico».

s.bartolini

© riproduzione riservata