A Varese è nata Beatrice La bebé figlia del terremoto

VARESE È nata a Varese la “terremotina emiliana”. La piccola Beatrice, scappata dopo il terremoto a Carpi quando ancora era nella pancia della mamma, è venuta alla luce martedì pomeriggio al Del Ponte. Pesa tre chili e mezzo ed è lunga 55 centimetri. «Una tortellina», la chiama la mamma Samantha, «che diventerà il simbolo della rinascita. E come dice il nome che abbiamo scelto, porterà beatitudine». Un piccolo miracolo Beatrice l’ha già fatto: ha riportato gioia a casa Mirra. Dopo le violente scosse di terremoto che hanno colpito le provincie emiliane, i suoi genitori sono stati costretti a separasi. «Non era prudente rimanere a Carpi – racconta mamma Samantha – L’ospedale era inagibile e ho visto donne partorire nelle tende. Anche la nostra casa, nonostante non abbia subito grossi danni, non era un luogo sicuro. Io e mio marito abbiamo quindi valutato la possibilità di trasferirci, almeno fino al parto». Mamma Samantha ha trovato ospitalità a Cantello, dai parenti del marito. Papà Andrea invece è rimasto a Carpi a lavorare. «Siamo una popolazione che non si ferma – dice  – Non ci arrendiamo e abbiamo tanta voglia di ricominciare a lavorare e ricostruire le nostre città. Anche se noi, tutto sommato, siamo stati fortunati. Ci sono paesi distrutti e persone che hanno perso tutto: casa e lavoro».Lui fa il tipografo ma per due settimane rimarrà qui accanto alla sua bimba. «Il mio

datore di lavoro è stato comprensivo. Ha capito la situazione e la famiglia potrà restare unita ancora un po’».Poi lui tornerà a casa, dove era tutto pronto per accogliere Beatrice. «Avevamo preparato la cameretta, i vestitini, la culla – racconta Samantha – Già immaginavo il giorno in cui sarei tornata a casa con la piccola e l’avrei presentata ai nostri gatti. Invece siamo qui, lontano da parenti e amici. Non è andata proprio come avevo sperato, ma stiamo tutti bene ed è questo l’importante». Samantha e Beatrice rimarranno a Varese finché la loro casa non sarà sicura e la terra in Emilia avrà smesso di tremare. Con lei però c’è nonna Maura, che si gode la sua prima nipotina. «Nella sfortuna, siamo stati graziati – dice – E da grande, Beatrice avrà una storia curiosa da raccontare agli amici. Una storia magica di come è venuta al mondo». Sono in molti ad aver già fatto visita alla piccola Beatrice. Ieri le rappresentanti dell’associazione “Cuore di Maglia”, che si occupa di cucire abitini per i bimbi nati prematuri, ha regalato a Beatrice un corredino fatto a mano. «Siamo grati a Varese e ai varesini che ci stanno dimostrando tanto calore e affetto. Ringrazio anche i miei zii – dice papà Andrea – che ci hanno accolto a casa loro e hanno fatto vivere con serenità alla mia compagna le ultime settimane di gravidanza».

s.bartolini

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