«Abbiamo paura». Se parcheggiare è rischioso

I dipendenti dell’Ospedale Del Ponte, in prevalenza donne, scendono in piazza. All’amministrazione chiedono maggiore sicurezza e posti auto vicini alla struttura sanitaria varesina

– «Abbiamo paura ad uscire la sera tardi dall’ospedale e a camminare per vie deserte, con il rischio di subire aggressioni. E non è un’esagerazione, visto che tentativi di furti, molestie e persino un tentato stupro sono quello che noi dipendenti donne dell’ospedale dobbiamo affrontare».

Sale la protesta dei lavoratori dell’Ospedale Del Ponte, a Giubiano, che da anni lamentano la scarsa sicurezza e il rischio di subire molestie e abusi nel tragitto dalla struttura sanitaria all’auto, soprattutto quando le lavoratrici (le donne impiegate al Del Ponte rappresentano circa il 90% dei lavoratori totali) sono costrette a parcheggiare lontano.

E il nuovo Piano della Sosta di Varese peggiorerebbe la situazione, dal momento che «tutti i posti auto nelle vicinanze del Del Ponte sono stati trasformati in strisce blu. Noi dipendenti abbiamo la possibilità dell’abbonamento utenti frequenti, che rappresenta comunque un costo non certo indifferente. Ma non è questo il problema principale. Se avessimo la certezza di avere un parcheggio vicino all’ospedale pagheremmo tranquillamente». Il problema, spiega la portavoce del Comitato dei dipendenti del Del Ponte, è che il pass previsto per loro consentirebbe di parcheggiare solo in poche zone: «In piazzale Kennedy,

viale Tamagno e altre zone distanti. Piazzale Kennedy è propria l’area più degradata, dove si corrono i maggiori rischi. I problemi che noi viviamo sono la mattina presto, quando abbiamo il primo turno, oppure la sera, quando usciamo alla fine del turno pomeridiano e magari si tira tardi perché ci sono sempre imprevisti e ci ritroviamo alle 23 a percorrere da sole strade con presenze pericolose. Una mia allieva, pochi anni fa, ha subito un tentativo di stupro. Non parliamo poi degli episodi di molestie o tentativi di scippo. Sono quasi la norma».

Lunedì 18 settembre, quindi, alle 10.30, i dipendenti hanno organizzato una manifestazione per far sentire la propria voce. «Più che una protesta è una richiesta di aiuto – continua – chiediamo che il Comune ci venga incontro. L’ideale sarebbe avere un pass che ci consentisse di parcheggiare su tutte le strisce blu del quartiere, in modo che possiamo lasciare l’auto il più vicino possibile all’ospedale. Ne avevamo parlato al sindaco, già a luglio, ma poi non abbiamo avuto più nessun notizia. Ci era stato detto che sarebbe stato un favoritismo nei nostri confronti e non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri utenti. Ma allora i pendolari, che hanno un pass speciale per loro? Noi svolgiamo un lavoro che è di pubblica utilità, e facciamo orari che appunto ci costringono ad attaccare la mattina presto o a uscire la sera tardi, quando siamo più esposte a possibili atti di aggressione. Io sono un’ambientalista, sono anche favorevole al Park&Bus. Lo prenderei, ma se finiscono dopo le 23, ci sono corse dell’autobus? E chi mi dà garanzie per la mia incolumità quando aspetto l’autobus a Giubiano, o quando poi scendo in periferia?».

Un’area di sosta vicino al Del Ponte è quella sopra la ferrovia, che prima era riservata ai lavoratori, poi è stata aperta a tutti. «Quindi chi ha il turno pomeridiano, e poi deve uscire tardi la sera, quando arriva non trova mai posto. C’è un problema e chiediamo di essere ascoltate».