Abbiamo seguito i mendicanti Vi raccontiamo chi sono davvero

VARESE «Ho famiglia, non ho soldi, aiutatemi». «Ho fame, la mia fabbrica è chiusa, sono senza lavoro. Ho figli. Grazie». A tutti sarà capitato di imbattersi in messaggi come questi. Spesso scritti a mano su pezzi di cartoncino, magari accompagnati da foto di bambini malnutriti e sporchi. Ma chi sono questi questuanti? Da dove vengono? Quando incassano ogni giorno? Per fare luce sul fenomeno abbiamo chiesto aiuto a Walter Piazza, titolare di Europa Investigazioni, che nell’arco di due settimane ha tenuto sotto controllo la città, monitorando gli angoli dove si appostano i questuanti e documentando i loro spostamenti. Centinaia le foto scattate che ritraggono i questuanti tendere la mano ai varesini, o seduti per terra in centro, o in piedi vicino ai semafori. Piazza e i suoi collaboratori hanno fatto per noi circa 15 appostamenti: si sono messi a disposizione dal mattino fino a mezzanotte. «Il primo dato da mettere in luce è che il fenomeno aumenta nel periodo natalizio: adesso sono circa 15 i questuanti in città» dice Piazza.L’aumento è notevole (si stima circa del 50%) e può essere messo in relazione all’arrivo dei rom. I nomadi si sommano ad altre tipologie di questuanti più comuni in città, quali i venditori di rose e ombrelli che sono per la

maggior parte cingalesi e i giocolieri che sono romeni. La giornata tipo del questuante, salvo rari casi, non inizia mai prima delle 9.30-10. L’orario migliore per chiedere l’elemosina coincide con quello di apertura dei negozi. Il guadagno si attesta tra i 15 e i 40 euro al giorno. A cui vanno sottratte le spese del pranzo, di solito acquistato al supermercato, ma anche nei kebab e nelle pizzerie al trancio. I questuanti si muovono singolarmente, ma più spesso sono organizzati in gruppi. Tanto è vero che spesso una persona si occupa di comprare il cibo per tutti e passa in pausa-pranzo a distribuire la “schiscetta”. Il fenomeno della questua non conosce distinzioni di genere: ci sono donne e uomini, divisi più o meno al 50%.Europa Investigazioni ci ha fornito una mappa del comune, con le zone preferite dai questuanti per mendicare. Le location più sfruttate – e quindi più redditizie – sono piazza Repubblica vicino all’attraversamento pedonale; via Sanvito Silvestro, nei pressi della fermata del bus di Masnago; via Staurenghi, al semaforo. Anche i portici di via Volta sono ambiti, ma solo alla domenica. I varesini donano fino a due euro raccolte nelle tasche dei cappotti o in fondo alla borsa. Quasi mai mettono mano al portafoglio per estrarre banconote. 

L’inchiesta completa sul giornale in edicola mercoledì 5 dicembre

s.bartolini

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