Assolti al termine di un procedimento giudiziario durato, tra indagini preliminari e dibattimento, la bellezza di otto anni: per tutti questi anni un padre di famiglia, il fratello e i genitori hanno convissuto con una accusa terribile e gravissima: quella di avere abusato sessualmente del figlioletto, nonché nipotino, quando questi aveva un’età compresa tra i due e i 4 anni. La sentenza di assoluzione è stata letta ieri alle 13 dal giudice Giovanni Polidori, presidente del collegio (i giudici Alessandra Clemente e Chiara Valori a latere), chiamato ad occuparsi di uno dei casi più delicati e al contempo mostruosi che la cronaca locale abbia offerto negli ultimi anni. Quella appunto
di un bambino che sarebbe stato oggetto di attenzioni sessuali da parte del padre, della nonna, del nonno e dello zio: un’intera famiglia di pedofili, insomma, come ipotizzava il pm Agostino Abate che ne aveva chiesto la condanna con pene comprese tra i 4 anni e mezzo e gli otto anni e 10 mesi. «Questa sentenza libera una famiglia intera da un’accusa infamante e mostruosa, un calvario durato otto anni, nata in sede di separazione tra i coniugi per l’affido dei due bambini, che da allora non hanno potuto più rivedere il papà, i nonni paterni e lo zio» hanno dichiarato con evidente soddisfazione i tre legali degli imputati.
f.tonghini
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