ROMA – Navigare su siti pornografici in Italia diventerà presto molto meno immediato. È stata infatti approvata una norma che impone l’introduzione di un sistema di verifica dell’identità per chi accede a contenuti per adulti online. L’obiettivo è tutelare i minori e impedire l’accesso non autorizzato a materiale riservato ai maggiorenni.
Il provvedimento, incluso nel nuovo pacchetto di norme sulla cybersicurezza e la protezione dei minori, prevede che gli utenti debbano dimostrare di avere almeno 18 anni tramite metodi che saranno definiti nel dettaglio nei prossimi mesi. Tra le ipotesi al vaglio figurano l’uso della carta d’identità elettronica, dello SPID o di altri strumenti digitali che possano garantire l’età dell’utente senza violare la privacy.
Le modalità esatte saranno stabilite da un decreto attuativo entro sei mesi. Nel frattempo, si è già aperto un dibattito sull’efficacia della norma e sui suoi risvolti etici e tecnici, con molti che sollevano dubbi in merito alla riservatezza dei dati e alla reale capacità di proteggere i minori.
Questa nuova misura segue quanto già fatto da altri Paesi europei, come Francia e Regno Unito, dove si stanno studiando o attuando meccanismi simili per arginare l’accesso precoce ai contenuti pornografici.