Natale, messa anticipata a Busto Arsizio. In basilica San Giovanni si celebra alle 22 per favorire la partecipazione degli anziani

Una scelta condivisa anche da altre parrocchie cittadine.
Non ovunque però: in alcuni quartieri resta la tradizione della mezzanotte.

La messa di Natale in basilica San Giovanni a Busto Arsizio quest’anno non sarà celebrata a mezzanotte. Dopo un’attenta valutazione, si è deciso di anticiparla alle ore 22 della Vigilia. Una scelta che non riguarda solo la basilica: l’anticipo è previsto anche nella chiesa del Redentore, dove la celebrazione sarà preceduta da una veglia di preghiera alle 21.30, e nella parrocchia di Borsano.

La decisione potrebbe far pensare a motivazioni legate alla sicurezza, anche alla luce di episodi spiacevoli avvenuti in passato durante la notte di Natale. Ma, come chiarisce monsignor Severino Pagani, che presiederà la celebrazione natalizia e che ha annunciato la novità insieme agli altri sacerdoti nei giorni scorsi, le ragioni sono diverse e più ampie.

«In questo modo permettiamo anche alle persone più anziane di essere presenti – spiega monsignor Pagani –. In molte parrocchie ormai si celebra così». Una scelta che tiene conto della realtà sociale della città: Busto Arsizio registra infatti un progressivo invecchiamento della popolazione, con conseguenti difficoltà negli spostamenti, soprattutto nelle ore serali e nei mesi invernali.

Non tutte le comunità, però, hanno deciso di rinunciare alla messa nella notte. A Sant’Edoardo, quartiere caratterizzato da una maggiore presenza di famiglie e bambini, si mantiene la tradizione, con la veglia che inizia alle 23.15. Anche a Sant’Anna la celebrazione è prevista alle 23 e a Madonna Regina alle 23.30, mantenendo quindi il carattere notturno del rito.

San Michele, invece, si allinea alla scelta dell’anticipo, celebrando la messa alle 22.30. Un quadro variegato che riflette le diverse esigenze delle comunità parrocchiali, tra tradizione e attenzione concreta alla partecipazione dei fedeli.