Addio a Emilio Fede, volto simbolo del Tg4 e della tv italiana

Il giornalista si è spento a 94 anni a Milano. Fu direttore del Tg1 e del Tg4, protagonista di un’epoca televisiva e di un giornalismo dichiaratamente schierato.

MILANO – È morto martedì, all’età di 94 anni, Emilio Fede, uno dei volti più iconici della televisione italiana. La notizia è stata confermata al Corriere della Sera dalla figlia Sveva. Il giornalista, le cui condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, era ricoverato presso la Residenza San Felice di Segrate, vicino Milano.

La carriera di Fede ha attraversato oltre mezzo secolo di storia del giornalismo italiano. Iniziò in Rai negli anni Sessanta come inviato di guerra, per poi diventare direttore del Tg1 e, dal 1992 al 2012, del Tg4, telegiornale che sotto la sua guida divenne la voce più esplicitamente filoberlusconiana del piccolo schermo. Con il suo stile inconfondibile, fatto di editoriali accesi, pause drammatiche e un tono spesso sopra le righe, Fede seppe conquistare e dividere il pubblico: «Sono il direttore più criticato, ma anche il più guardato», amava dire.

Il suo percorso professionale si interruppe bruscamente nel 2012, quando lasciò Mediaset a seguito del coinvolgimento nell’inchiesta Ruby. «Sono caduto, ma non ho mai smesso di essere Emilio Fede», dichiarò in una delle sue ultime interviste.

Accanto alla carriera, il giornalista ha vissuto una lunga storia d’amore con Diana De Feo, giornalista e parlamentare di Forza Italia, sposata nel 1963 e rimasta al suo fianco per quasi sessant’anni. La sua morte, avvenuta nel 2021, segnò profondamente Fede, che la definì «il dolore più grande».

Con la scomparsa di Emilio Fede si chiude una pagina di televisione fatta di protagonismo, schiettezza e un giornalismo che ha segnato un’epoca.