GALLARATE – Si è spento Giovanni Bianchi, storico pasticciere gallaratese e volto simbolo di una tradizione che ha attraversato generazioni. La sua morte lascia un grande vuoto non solo nella sua famiglia – la moglie e le figlie – ma anche nella comunità che per decenni ha varcato la soglia della sua pasticceria nel cuore della città, dove profumo di vaniglia e cioccolato si mescolavano al calore umano di chi sapeva accogliere con un sorriso.
Figlio d’arte, Bianchi aveva iniziato giovanissimo nel laboratorio di famiglia, trasformando presto la passione in mestiere. Con il tempo ha costruito un’eredità fatta di cura, eleganza e rispetto per la tradizione, rendendo la sua pasticceria un punto di riferimento riconosciuto ben oltre i confini cittadini.
La notizia della sua scomparsa, diffusa nella tarda mattinata, ha suscitato profonda commozione. Dai social sono arrivati centinaia di messaggi: amici, clienti e colleghi lo ricordano come un uomo gentile, appassionato, sempre pronto a regalare una parola buona. In molti lo descrivono come “una parte viva della memoria di Gallarate”, capace con la sua dolcezza – umana prima ancora che professionale – di entrare nella vita di tutti.
Con Giovanni Bianchi se ne va un pezzo della Gallarate di una volta: quella laboriosa, discreta, fatta di mani esperte e di cuori grandi. Quella che, con semplicità, sapeva trasformare un dolce in un gesto d’amore.













