GALLARATE – Aveva 19 anni, la maturità appena superata con un brillante 92 su 100 all’Isis Facchinetti di Castellanza, e una passione fortissima per le due ruote. Si chiamava Mattia Dalicco il giovane gallaratese che ha perso la vita nel pomeriggio di lunedì 8 luglio in un tragico incidente stradale a Vergiate. Un impatto violentissimo tra la sua moto e un’auto, all’altezza della statale del Sempione, che non gli ha lasciato scampo.
La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenti non solo i familiari, ma anche i compagni di scuola, gli insegnanti e tutta la comunità del Facchinetti, dove Mattia aveva appena concluso un percorso scolastico apprezzato da tutti, per educazione, impegno e gentilezza. Sul sito dell’istituto è stato pubblicato un messaggio sobrio e sentito:
«Tutta la comunità scolastica dell’ISIS C. Facchinetti si unisce con profondo dolore al lutto per la scomparsa di Mattia Dalicco, venuto a mancare tragicamente in un incidente stradale. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, agli amici e a chiunque gli abbia voluto bene. Il suo ricordo resterà vivo nei cuori di compagni, insegnanti e di tutta la scuola».
In queste ore, il dolore più grande si legge nei messaggi postati sui social, soprattutto dai familiari. Commovente quello della madre, che accompagna una foto del figlio con una frase che racchiude tutto: «Mi hai lasciato così». In centinaia hanno risposto con parole di affetto, ricordi e vicinanza.
La dinamica dell’incidente
La ricostruzione dell’incidente è ancora in corso. Secondo le prime informazioni, Mattia stava arrivando da Somma Lombardo, mentre l’automobile con cui si è scontrato era in fase di svolta. Le forze dell’ordine stanno verificando le responsabilità in merito a precedenze e velocità: sull’asfalto sono stati rilevati segni evidenti del violento impatto.
Il conducente dell’auto è stato sottoposto all’alcool test, risultato negativo. Intanto, come da prassi in questi casi, è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale.
L’ultimo saluto
La data dei funerali non è ancora stata fissata: si attende l’autopsia già disposta dal pubblico ministero. Poi sarà il momento del dolore collettivo, dell’addio, dell’abbraccio di tutta una città a un ragazzo che aveva appena iniziato a scrivere il suo futuro. Un futuro interrotto troppo presto.