MILANO – Lo chiamavano Mister Trololo. E’ morto domenica in un ospedale di San Pietroburgo e di questo baritono resteranno la pellicola ingiallita, l’abito vintage e, soprattutto, un ritornello insistente con le parole incomprensibili. Eppure, il cantante russo Eduard Khil è diventato uno dei più irresistibili fenomeni del web degli ultimi anni. Grazie a un bizzarro video datato 1976 si è guadagnato una seconda volta la notorietà diventando un fenomeno planetario nei panni di appunto di Mister Trololo.Il cantante, già famoso in Russia tra gli anni Sessanta e Settanta, aveva conosciuto la popolarità una seconda volta, venti anni dopo aver detto addio alla sua carriera. Tutto era iniziato a fine
del 2009. Quella clip, cliccata milioni di volte su YouTube, si era infatti trasformata molto presto in un vero e proprio tormentone, rilanciata da diversi programmi sulla televisione americana. Le immagini mostrano una vecchia esibizione di Khil in Svezia dove canta il brano «Sono molto felice perché finalmente ritorno a casa» – privo di testo e, apparentemente, di senso. In realtà, la canzone scritta da Arkady Ostrovsky avrebbe dovuto raccontare la storia di un cowboy che ritornava a casa, a cavallo, dalla sua amata Mary. Tuttavia, per i censori dell’Unione Sovietica quel testo era «troppo americano»; Khil decise perciò di cantare solo una serie di vocalizzi: «trololo», «tralalala» e «hahahaha».
s.golfari
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