Addio ad Ambrogio Taborelli grande amico della sua Varese

VARESE Se ne è andato un amico di Varese, un uomo che per molti anni ha contribuito allo sviluppo commerciale e culturale della città dove ha vissuto e lavorato. Ambrogio Taborelli è morto ieri all’età di 78 anni. Presidente per quasi vent’anni dell’associazione commercianti, aveva guidato anche il Rotary Club e a lui si deve la rifondazione – nel 2003 – dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti e professionisti) varesina.
Taborelli era nato in città il 3 dicembre 1931.

Commerciante di lungo corso, ha guidato per ben 6860 giorni l’Ascom di Varese, con quattro rielezioni dopo la prima, avvenuta il 12 settembre 1968. Da questo specialissimo osservatorio, aveva visto cambiare la città e le sue abitudini. Ricordano proprio da Ascom un discorso pronunciato a tal proposito nel 1985: «Le botteghe che sono diventate negozi, i titolari, che un tempo nascevano dietro la spinta dello spontaneismo, trasformati in professionisti preparati e responsabili».
Artefice e protagonista di questo cambiamento, a Taborelli viene riconosciuto il «salto di qualità che ha trasformato radicalmente l’identità del commercio contribuendo altresì a fornirgli ulteriore competitività». A lui, nel 1987, era succeduto Carlo Bottinelli ma per Taborelli l’impegno “sul campo” non era mai venuto a mancare. Così come l’attività di promozione della fiera di Varese alla Schiranna, un importante vetrina per le attività varesine sul territorio. Le cronache ne ricordano anche la in campo accanto a GiancarloDi Ronco nel ruolo di vicepresidente della Pro Loco, incarico conferitogli per «la comprovata esperienza e le idee vincenti».
Sempre a Taborelli – che lascia la moglie Nani e quattro figli, Marco, Alberto, Giusi e Andrea – si deve la ricostituzione della sezione varesina dell’Ucid, avvenuta nel 2003 dopo un lungo periodo di sospensione delle attività.
Il primo convegno dell’associazione, animato da monsignor Libero Tresoldi, consulente ecclesiastico dell’Ucid lombardo, porta la data del 24 gennaio 2004. Da allora molti ne sono seguiti sotto la sua guida, con l’obiettivo di «sostenere e approfondire la formazione culturale dei soci e divenire anche volano di sviluppo e cooperazione per la comunità varesina». Notevole l’attività svolta in tal senso fino al maggio di quest’anno quando lui stesso propose la nomina ai vertici dell’Ucid di Alma Pizzi, già sua vice. A lui, il prestigioso ruolo di presidente onorario.
Rotariano di lungo corso, fu anche presidente del club varesino: durante il mandato fu particolarmente impegnato nell’iniziativa “Virgilio”, destinata all’assistenza dei giovani imprenditori. Amici e conoscenti lo ricordano come «un uomo che amava molto Varese, città della quale è stato protagonista attivo e brillante».

s.bartolini

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