ORIGGIO «Dario volando in cielo con il suo paracadute quasi fisicamente era vicino al Signore, e credo che tante volte abbia pregato prima di lanciarsi da un aereo». Il parroco di Origgio don Pierangelo Belloni durante la cerimonia funebre nella chiesa della Beata Vergine ha ricordato così Dario Marchetti, il 33 enne morto sabato in un tragico incidente con il paracadute nel torinese, caduto al suolo da un’altezza di 40 metri per un errore nel lancio.In tanti hanno reso l’ultimo saluto alla salma chiusa in una bara avvolta da una bandiera
tricolore, prima della sepoltura nel cimitero di Origgio, a pochi passi dall’appartamento in viale della Resistenza dove viveva da sette anni. La mamma Daniela e il papà Roberto in prima fila, distrutti dal dolore e stretti alla moglie Katia e al piccolo Andrea, che compirà tre anni il 17 aprile. Nel corteo funebre numerosi amici e conoscenti, e i compagni dell’Associazione nazionale paracadutisti italiani di Saronno, in giacca verde e con il basco rosso in testa, che hanno condiviso con lui decine di lanci a centinaia di metri d’altezza.
e.romano
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