Addio capitali europee. La paura fa novanta e Capodanno si fa al sole

Il rischio globale del terrorismo cambia le mete per eccellenza delle vacanze: grandi città a picco. Al loro posto spopolano però Caraibi e Paesi esotici

VARESE – Più che la crisi può la paura. Quella globale (globale come il terrorismo che la genera) che attanaglia l’animo dei viaggiatori e riduce al minimo le destinazioni percepite come assolutamente sicure. Quest’anno le vacanze di Natale dei varesini cambieranno gli approdi: basta capitali europee, sì a Italia, montagna e mare, purché lontano e in assoluta tranquillità.Lo dice la nostra prova condotta attraverso le agenzie di

viaggio di Varese città e provincia. I tour operator, in primis, lamentano un calo delle prenotazioni: «Il rallentamento è stato abbastanza drastico – affermano dall’agenzia Olympia di piazza Monte Grappa – Abbiamo riscontrato parecchi annullamenti per le città europee: la gente ha paura. E in questo è anche fomentata dai mass media, che ingigantiscono le situazioni di pericolo e fanno un grosso danno al nostro settore».

Sono tanti quelli che avevano programmato di visitare città come Parigi, Londra, Istanbul e poi, alla luce degli attentati, hanno preferito disdire. Una mezza conferma arriva anche da Giuliani e Laudi: «Annullamenti ancora no, ma tante persone hanno detto che ci vogliono ripensare. Nessuna prenotazione per Sharm el Sheik, fermo ormai da qualche anno, qualcuna in più per Marsa Alam».
«Le capitali europee hanno avuto un calo dell’80% da noi, così l’Egitto – dice di Blu Vacanze – I varesini chiedono consigli sulle destinazioni più sicure, ma anche il nostro atteggiamento è cambiato rispetto al passato: se prima ce la sentivamo di spingere su alcuni posti, oggi non è più così. Si prendano i casi di Sharm e Marsa Alam: andare nei resort è ancora sicuro, ma possono accadere degli inconvenienti (la chiusura degli aeroporti, per esempio) che rendono la vacanza non più un qualcosa di rilassante, ma una preoccupazione continua». «Il calo generale è stimabile intorno al 50-60% – replicano dalla Omnibus Viaggi di Gallarate – Noi cerchiamo di rassicurare le persone, ma sono loro a dover decidere di partire».

Attenzione: la paura in alcuni casi blocca, ma in altri spinge semplicemente a scelte diverse. «L’Italia fino a tre settimane fa era stata abbandonata – dicono all’Olympia – ora è stata riscoperta. Così come Cuba: quasi impossibile trovarvi posto».
«È l’anno del Paese caraibico – conferma , titolare della Morandi Tour – anche se i prezzi sono aumentati molto. Vanno tanto anche le Mauritius, Zanzibar o le Maldive. L’alternativa è la montagna: Courmayeur e tutte le Alpi». Anche presso Blu Vacanze tira la Cuba di Fidel Castro: «Ma anche Messico e Vietnam. In ascesa anche i centri benessere».«I nostri clienti cercano pace, caldo e relax – conclude Morandi – e non è certo la spesa a fermarli».