Affrontare l’ipogonadismo maschile dalla diagnosi alla cura: se ne è parlato a Varese

Un incontro chiave all'Ospedale di Circolo con il Prof. Antonio Aversa per esplorare gli aspetti della diagnosi e del trattamento dell'ipogonadismo nell'uomo attraverso la vita.

Nell’ambito del Visiting Professor Program in Urology, un incontro di risonanza scientifica si è svolto ieri pomeriggio all’Ospedale di Circolo di Varese, evidenziando la tematica cruciale dell’ipogonadismo maschile. Il visiting professor Antonio Aversa, Professore Ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi della Magna Graecia di Catanzaro e Direttore della Scuola di Specialità in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, è stato il protagonista di questa discussione fondamentale.

L’incontro, organizzato dal Prof. Federico Dehò, Direttore dell’Urologia varesina, ha avuto luogo nell’ambito del programma promosso dal Dipartimento di Medicina e Innovazione Tecnologica dell’Università dell’Insubria, sotto la guida del Prof. Giulio Carcano. Ad arricchire il dibattito, la presenza della Prof.ssa Maria Laura Tanda, ordinaria di Endocrinologia all’Università dell’Insubria, ha contribuito a fornire un quadro completo delle sfide e delle opportunità legate all’ipogonadismo maschile.

Nella sessione conclusiva, l’attenzione si è concentrata sulla ricerca clinica derivante dalla collaborazione tra ASST Sette Laghi e l’Università degli Studi dell’Insubria. Il Prof. Aversa ha fornito preziose intuizioni sulle ultime scoperte e approcci terapeutici relativi all’ipogonadismo maschile, offrendo un contributo significativo alla formazione degli specializzandi dell’Ateneo.

Il Prof. Dehò ha commentato l’importanza dell’evento, sottolineando la sua natura multidisciplinare e il ruolo cruciale della collaborazione con altri Istituti nell’ottica di promuovere la crescita clinica e scientifica della Scuola. L’incontro ha rappresentato un’occasione preziosa per esplorare approfonditamente la gestione dell’ipogonadismo maschile lungo l’arco della vita, mettendo in evidenza l’impegno congiunto di professionisti medici e accademici nell’affrontare questa importante questione di salute maschile.