Torino, 29 lug. (Apcom) – Si è chiusa nel proprio dolore la famiglia di Mauro Gigli, 41 anni, originario di Sassari, il primo maresciallo che ieri ha perso la vita ieri in Afghanistan, a Herat, a causa dello scoppio di un ordigno, insieme al caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis.
Appartenente al 32esimo genio guastatori della Taurinense, viveva in una villetta di Borgata Droglia, poche curve sopra Villar Perosa, un posto tranquillo, quasi isolato, in mezzo alla vallata. Ieri, il generale Francesco Figliuolo, reggente della Brigata, è rimasto fino a poco prima della mezzanotte a casa della famiglia per spiegare alla vedova cosa era successo ed esprimere cordiglio da parte del corpo.
Fuori dalla casa, lungo la vietta in salita, solo il silenzio interrotto dai passi dei parenti. Non se la sente di raccontare com’era il maresciallo un suo giovane nipote, che ha le lacrime agli occhi e ancora non riesce a crederci. E’ insieme al padrino di uno dei due figli. Anche lui non riesce a parlare.
Ieri sono arrivati messaggi di cordoglio da tutte le istituzioni, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Restano da chiarire le circostanze esatte della morte.
E’ probabile che si tratti di un attentato.
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