Agguato in centro a Milano: imprenditore cinese sfugge a un’esecuzione a colpi di pistola

Due uomini di origine cinese, provenienti da Prato, sono stati arrestati dalla Polizia per un violento tentato omicidio avvenuto il 26 marzo in via Marsala, nel cuore del capoluogo lombardo. Le indagini, ancora in corso, puntano a chiarire il movente e l’eventuale presenza di mandanti dietro l’aggressione.

MILANO – Due cittadini cinesi di 45 e 47 anni sono finiti in manette con l’accusa di tentato omicidio, in seguito a un agguato compiuto la sera del 26 marzo scorso in via Marsala, traversa di Corso Garibaldi, pieno centro di Milano. A ricostruire l’intera dinamica è stata la Polizia di Stato, attraverso la Squadra Mobile della Questura milanese, con il coordinamento dei magistrati del VII Dipartimento della Procura.

Secondo quanto emerso, i due sospettati, residenti a Prato, avrebbero atteso per ore il ritorno a casa di un imprenditore cinese. Una volta avvistato, sarebbe scattata l’aggressione culminata in una violenta colluttazione. La vittima, pur ferita, era riuscita inizialmente a divincolarsi e a scappare, ma uno degli aggressori lo aveva inseguito, esplodendo contro di lui tre colpi di pistola calibro 32. Uno di questi proiettili lo aveva sfiorato alla testa, ferendolo di striscio.

Le indagini si sono basate in gran parte sull’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno permesso agli investigatori di ricostruire l’intera scena del crimine. Incrociando le immagini con i dati estratti dai telefoni cellulari dei sospettati, gli inquirenti sono riusciti a identificarli e arrestarli.

Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per far luce sulle ragioni alla base dell’aggressione e per stabilire se i due arrestati abbiano agito per conto di terzi. Non si esclude, infatti, che qualcuno possa aver commissionato il tentato omicidio.