Agitazione e proteste a Varese Professori e bidelli si ribellano

VARESE Lavoratori in rivolta all’Agenzia formativa di via Monte Generoso accusata di una serie di irregolarità quali licenziamenti senza preavviso, modifiche dell’orario illegittime e gestione irregolare dei docenti precari tanto da generare persino situazioni di pericolo per la sicurezza degli studenti.Queste le accuse pesantissime che hanno spinto la Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) della Provincia di Varese a dichiarare l’agitazione sindacale del personale docente dell’Agenzia (ex cfp – centro di formazione professionale) la cui gestione dipende tuttora dall’amministrazione provinciale. Le ragioni della protesta riguardano innanzitutto le condizioni imposte ai docenti dell’Agenzia formativa. Un problema annoso, quello della gestione degli insegnanti di questi corsi professionalizzanti, di solito riconfermati di anno in anno con contratti precari. Questa volta, però, il problema è un altro: i sindacati accusano l’amministrazione scolastica di aver deciso unilateralmente e senza possibilità d’appello di modificare l’orario di lavoro dei docenti.Una scelta che avrebbe generato non solo malumore e problemi ai dipendenti, ma che sarebbe stata «adottata con atti amministrativi basati su presupposti di illegittimità» scrivono in una nota i rappresentanti sindacali. Un atto grave, soprattutto perché non isolato visto che «si somma a ripetute irregolarità nella gestione del personale docente precario» aggiungono le Rsu.Certo, il posto pubblico non è più

quello di una volta, sostanzialmente garantito a vita, ma neppure può sgretolarsi al primo alito di vento. Per questo le Rsu contestano alla Provincia e all’Agenzia Formativa il licenziamento senza preavviso di tredici bidelli. «Praticamente quando si sono riaperte le scuole è stato lasciato a casa tutto il personale ausiliario – spiegano i rappresentanti sindacali – Personale che per altro era già in servizio da diversi anni» aggiungono.Così l’assenza di bidelli da un lato e la modifica dell’orario dei docenti dall’altro avrebbero finito con il causare «gravi ripercussioni sul normale funzionamento della scuola e sulla qualità del servizio offerto ai genitori e agli studenti» si legge ancora nella nota della Rsu che parla persino di «situazioni di rischio per la sicurezza degli utenti», derivate proprio da queste discutibili scelte amministrative. A questo punto la preoccupazione e le accuse dei dipendenti diventano di carattere generale e se la prendono con «un quadro di azioni gestionali sempre più orientato a discutibili dinamiche di bilancio, che vanno a discapito di una buona didattica e della formazione dei ragazzi».La nota si conclude con la promessa di fornire maggiori dettagli a riguardo nella conferenza stampa convocata per questa mattina alle 11 a Ville Ponti.

s.bartolini

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