Al mattino il pane fresco te lo consegna il Comune

SOMMA LOMBARDO La panetteria è tra gli immobili delocalizzati e allora arriva il “pane del sindaco”, a Case Nuove. «Non si può mica lasciare 250 persone, la stragrande maggioranza delle quali anziane, senza pane, genere di prima necessità», commenta Guido Colombo. «Il primo panettiere sarebbe a 5 chilometri di distanza e noi non possiamo abbandonare gli abitanti della frazione». Una mano sulla coscienza e il pensiero che frulla e si mette in moto. Così da qualche giorno è il Comune che distribuisce il pane nella piccola Case Nuove: alla gente che ha scelto di continuare a vivere nelle case di sempre, ai diversi alberghi, con tanto di ristorante, che insistono in paese e pure ai ragazzi che hanno iniziato a frequentare il corso di formazione per tecnici manutentori di aerei, scuola aperta a settembre dell’anno scorso nello stabile della ex elementare «Fermi». Non è insomma un deserto, il borgo a poche centinaia di metri dalle piste di Malpensa. E l’ente locale deputato ad essere al servizio del cittadino, non può, non vuole, chiamarsi fuori. La momentanea distribuzione del “pane del sindaco” è solo il primo passo: la volontà dell’amministrazione comunale e di Guido Colombo in particolare, è di rimettere in funzione il forno. E già che ci siamo, oltre al pane,

poter distribuire anche i giornali, al momento rimasti fuori da Case Nuove, perlomeno per quanto riguarda quotidiani e qualche settimanale. «Abbiamo chiesto l’autorizzazione alla regione Lombardia per l’utilizzo gratuito del locale della panetteria fino al 2012 (data entro cui ci dovrà essere un progetto di riutilizzo degli immobili delocalizzati, da presentare e condividere con la Regione, ndr) che sarebbe gestito dalla Somma Patrimonio e Servizi (SPeS)», spiega il sindaco. Poi si vedrà. Ma l’intenzione di continuare a garantire il pane a Case Nuove, è ferma. Mutata in parte la fisionomia del borgo che vorrebbe sopravvivere a Malpensa, tolta la residenza (non più possibile, se non il mantenimento di quella già esistente) e arrivate in compenso le grandi catene alberghiere che possono permettersi di reggere la concorrenza, a Case Nuove c’è chi deve fare i conti con il vivere di tutti i giorni, fatto anche e semplicemente del pane quotidiano (e companatico) da poter comperare solo qui. Gli anziani rimasti, non vanno in macchina a fare la spesa. Possono semmai uscire in bicicletta. Poter contare sulla presenza di un forno, non è per loro, cosa da poco. Così a due passi dall’aeroporto intercontinentale, definito la porta di Milano sul mondo, si difende il diritto a pane, latte e giornale sotto casa.Alessandra Pedroni

s.bartolini

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