Nicola Alberani sta già lavorando per la Pallacanestro Varese, da giorni ormai. Paolo Moretti potrebbe farlo nel prossimo futuro e al momento – almeno che non si continui a inseguire chimere – rimane il nome più gettonato per la panchina del PalaWhirlpool. La saga del silenzio continua imperterrita, in un’inerzia che ormai né sorprende, né accalora i tifosi. Un’attesa di un mese e mezzo – edificata coi mattoni dell’indecisione, dei cambiamenti di rotta, delle dichiarazioni fasulle e delle promesse non mantenute – non cambia dimensione se a essa si aggiunge un frangente ulteriore: quello che è stato
è stato, ora conta finalmente arrivare a qualche risultato.La raccolta quotidiana delle campane – sport diventato necessariamente d’elezione in città – ieri non ha sancito alcuna modifica al quadro che da alcuni giorni si sta delineando.Alberani dunque è biancorosso e solo un cataclisma romano potrebbe negargli l’approdo varesino. Per Moretti l’ostacolo sembrerebbe solo Venezia, intesa come desiderio primario del coach aretino nel caso in cui Carlo Recalcati non dovesse continuare nella sua fulgida carriera in laguna.Come già anticipato l’altro ieri sulle colonne del nostro giornale, sul fronte del direttore sportivo le certezze superano di gran lunga i dubbi.