Alienazioni, il Comune riprova

«Vendesi casa di riposo. Solo interessati, ripassare nel 2015». Nel piano delle alienazioni finisce dentro anche la residenza per anziani di via Tasso, la cui convenzione con il privato che gestisce il servizio è in scadenza da qui ad un anno.

Palazzo Gilardoni riprova a fare cassa con le dismissioni del patrimonio immobiliare. Dopo anni di numeri mirabolanti sempre rimasti solo sulla carta, l’assessore delegata al patrimonio prova a fare sul serio. Con un programma che prova ad essere più realistico e pragmatico, anche se i numeri sul triennio (quasi 17 milioni di euro di introiti previsti) sono ancora in linea con quelli del primo vero piano delle alienazioni presentato (e mai attuato) nel corso del primo mandato amministrativo del sindaco .

Tra le “sorprese” spunta anche la vendita della casa di riposo comunale di via Tasso, al prezzo di 5,5 milioni di euro, inserita nel piano con scadenza 2015. Si tratta di una «struttura polivalente» da oltre 5.600 metri quadrati di superficie, su un’area complessiva di oltre 14mila metri quadrati. Da tempo l’assessore ai Servizi sociali esprime la necessità di «una riflessione sul futuro della struttura», per

la quale tra un anno scadrà la convenzione con il privato che la gestisce in cambio di un consistente affitto. E in prospettiva della realizzazione di una nuova casa di riposo a Beata Giuliana (la cui area vincolata, da 3.600 metri quadrati, nei terreni dell’ex campus scolastico, sarà messa in vendita già quest’anno per oltre un milione di euro), ci si chiede quale futuro potrebbe avere via Tasso.

Sempre nel 2015 nel piano alienazioni ricompare anche l’area del parcheggio Agesp di via Einaudi, che potrebbe essere destinata all’edificazione e ceduta per 2,5 milioni di euro, anche in permuta con altre opere pubbliche.

Altri “gioielli di famiglia” da mettere in vendita sono: nel 2014, la sede Inps al Centrocot (1,2 milioni); nel 2015, l’ex magazzino di via Brenta (550mila euro) e l’ex Colonia di Ceresola (729mila euro); nel 2016, l’area del centro servizi in zona industriale, i capannoni industriali di via Bellotti e l’area edificabile dietro a Villa Calcaterra a Sacconago (un milione di euro circa di incassi stimati per ciascuno).

«Finalmente un piano quantomeno leggibile – sottolinea il presidente della commissione lavori pubblici (Forza Italia) – Stavolta davvero può portare denari per fare cassa, mentre si inizia anche a vedere una politica diversa di collaborazione con i privati per portare a compimento le opere, vedi i casi del Campus di Beata Giuliana e la valorizzazione delle Colonie».

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