Allarme per i tatuaggi estivi: si diffondono eczemi e infezioni

Con l’estate si diffonde sempre più la passione dei tatuaggi. Ma anche d’estate non mancano i rischi per la salute.
 Se il nome dell’amata tatuato sulla pelle si irrita, la pelle prude e si desquama non è il sintomo di una relazione che non promette ma la reazione allergica ad uno dei componenti dell’inchiostro usato per il tatuaggio. I principali indiziati sono il cromo, il nichel e il cobalto, metalli usati per realizzare il blu, rosso e verde dei disegni che si fanno sulla pelle. E, spesso, nel solo colore rosso si ritrovano insieme nichel e cromo.

Le reazioni avverse ai tatuaggi sono in aumento, così come il fenomeno dei disegni sulla pelle, soprattutto tra i maschi e nella fascia d’età 25-40 anni. Nell’ultimo quinquienno le allergie sono raddoppiate e sono cresciute anche le reazioni causate dai tatuaggi semipermanenti, come quelli a base di hennè. È quanto emerge da uno studio di un pool di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma. “Le reazioni di ipersensibilità possono verificarsi anche dopo anni dall’applicazione del tatuaggio – aggiungono gli esperti – o possono essere innescate da ripetuti tatuaggi”.

La ricerca ha indagato la composizione degli inchiostri maggiormente presenti in commercio in Italia ed ha rilevato che “tutti i produttori commercializzano inchiostri contenenti concentrazioni mediane molto elevate di cromo e di nichel, mentre il cobalto è presente in concentrazioni più basse”.

La presenza di nichel rende pericolosi gli inchiostri “per i soggetti già allergici e particolarmente sensibili – afferma Antonio Cristaudo, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia e Allergologia dell’Istituto San Gallicano – . Potrebbe apparire una condizione rara ma basti pensare che il 20% della popolazione è allergica al nichel”.

Particolare preoccupazione destano i tatuaggi semipermanenti, noti come tatuaggi all’hennè che vengono proposti, soprattutto d’estate, sulle spiagge e nei locali. “Nell’inchiostro non c’è solo hennè ma anche la parafenilendiamina, colorante usato anche nelle tinture per capelli – aggiunge Cristaudo – . Questa sostanza rende l’inchiosto più scuro (l’hennè dà una colorazione rossa) e allunga la persistenza sulla pelle”. Per curare le dermatiti, gli eczemi e le reazioni allergiche e granulomatose causate dai tatuaggi, nei casi più semplici si prescrive una crema al cortisone ma in quelli più complessi si deve ricorre alla laser terapia e dire addio al tatuaggio.

u.montin

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