Allarme allergia in estate. E chi deve stare attento di più è chi va in vacanza, non solo per le punture di imenotteri (api, vespe, calabroni), ma anche per i pericoli che si corrono a tavola quando si consumano pesce e frutti di mare crudi. Tuttavia le reazioni allergiche possono scattare anche con la frutta secca o la frutta con il nocciolo e anche con la frutta esotica.
“Tra i rischi a cui sono esposti i soggetti con allergie alimentari che si recano in posti esotici – spiega Sebastiano Gangemi, direttore della Scuola di specializzazione e della U.O.C. di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università di Messina – va citata l’ingestione di vari tipi di frutta “esotica” (kiwi, ananas, mango, papaya, avocado) che ha similitudini molecolari (cross-reattività) con il lattice della gomma a cui una percentuale della popolazione è allergica, o la frequente ingestione di alimenti ittici crudi che possono evocare reazioni allergiche o essere infestati da parassiti come l’anisakis (può trovarsi nel merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro, sardine) che può indurre reazioni allergiche anafilattiche”.
“Se l’allergia si è già manifestata – ha spiegato Donatella Macchia, Allergologo Immunologo clinico – l’allergico deve portare con sé antistaminici, cortisonici, sia in compresse che in fiale intramuscolo, e l’autoiniettore d’adrenalina che, se ha già avuto manifestazioni gravi, ha ricevuto in dotazione dallo specialista allergologo. Se si è allergici a farmaci o si è avuto reazione ad antidolorifici/antipiretici, portare con sé quelli che sono stati consigliati dallo specialista allergologo e non affidarsi al caso o all’improvvisazione”.
u.montin
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