Si è svolta mercoledì 18 giugno all’Università dell’Insubria, nell’aula magna Granero Porati di via Dunant a Varese, la premiazione della terza competizione locale di CyberChallenge.it, organizzata dal corso di laurea in Informatica con il coordinamento delle professoresse Elena Ferrari e Sabrina Sicari.
L’evento è stato aperto dal professor Alberto Coen Porisini, direttore del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, a cui afferisce il corso di laurea in Informatica.
Presenti anche il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il sindaco di Varese Davide Galimberti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Varese Fabrizio Rella e il comandante provinciale dei Carabinieri Marco Gagliardo.
La rettrice Maria Pierro ha voluto essere presente con un messaggio, delegandone la lettura alla professoressa Sabrina Sicari: «Rammaricata di non poter partecipare, saluto e ringrazio le autorità e tutti i presenti per il loro impegno e la loro partecipazione attiva. Vorrei sottolineare la mia grande soddisfazione per i risultati conseguiti finora. Per il nostro ateneo la Cybersecurity ha un ruolo chiave sia a livello di didattica, di ricerca che di supporto alle attività di impresa del territorio insubre, permettendo scambi di know-how a livello nazionale e internazionale. La Cybersecurity, infatti, è un tema che diventa sempre più pervasivo ed è fondamentale preparare dei professionisti esperti di sicurezza e privacy in grado di proteggere i dati e le comunicazioni. Auguro agli studenti che oggi premiamo di trovare un ruolo di primo piano nel mondo del lavoro. Auspico infine che iniziative come il CyberChallenge continuino e si rafforzino, assicurando a tutti il pieno supporto del nostro Ateneo».
Durante la cerimonia, il prefetto Salvatore Pasquariello ha ribadito l’importanza della cybersecurity e il ruolo cruciale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, diretta dal prefetto Bruno Frattasi.
Le professoresse Elena Ferrari e Sabrina Sicari hanno evidenziato l’importanza dell’etica nella sicurezza informatica e nella tutela della privacy, per garantire protezione e difesa: come lo stesso nome dell’iniziativa rivendica, si tratta di formare hacker sì, ma etici. In quest’ottica, iniziative come CyberChallenge.it risultano fondamentali.
Il professor Alberto Coen Porisini ha inoltre sottolineato come la formazione sui temi della cybersecurity debba uscire dai confini accademici per coinvolgere l’intera società.
CyberChallenge.it è la principale iniziativa italiana, promossa dal Cini Cybersecurity National Lab, per identificare, attrarre, formare e inserire nel mondo del lavoro la prossima generazione di cyberdefender. Il progetto si avvale della collaborazione di esperti di cybersecurity delle università italiane e di professionisti del settore.
Dal 2020 CyberChallenge.it è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione come progetto per la valorizzazione delle eccellenze, che individua e valuta le competenze degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
All’Università dell’Insubria, nel mese di febbraio, sono stati selezionati 20 studenti, accomunati dalla passione per la cybersecurity, l’impegno e la curiosità per le discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), le capacità logiche, di problem solving, comunicazione e, soprattutto, la voglia di imparare.
Dopo una formazione mirata, gli studenti hanno partecipato alla gara locale «Capture The Flag». La squadra composta da Luca Abignano, Gianluca Colombo, Antonio Gaudiano, Marco Galli, Sergio Enrico Pisoni, Soulmani Zayd parteciperà alla finale nazionale di CyberChallenge.it 2025, in programma al Campus di formazione Onu Itc/Ilo a Torino dal 3 al 6 luglio. La competizione consisterà in una sfida «Capture The Flag» in formato Attack & Defense, da svolgersi in squadra, con sei partecipanti per ciascuna sede.