All’ospedale di Circolo scoppia la “guerra del fumo”: pazienti e parenti contro i dipendenti che fumano nelle aree vietate

Non fumatori e visitatori segnalano odori e mozziconi davanti agli ingressi. L’Asst Sette Laghi: «Un problema di educazione e rispetto delle regole».

VARESE – All’ospedale di Circolo di Varese è scoppiata una sorta di crociata silenziosa tra non fumatori e dipendenti che, nonostante i divieti, si concedono sigarette in angoli nascosti della struttura. Una pratica che non passa inosservata: sempre più cittadini e visitatori lamentano odori persistenti di fumo e mozziconi abbandonati nei pressi degli ingressi e dei cortili interni.

Il fenomeno riguarda anche l’ospedale Del Ponte, dove un padre ha segnalato di sentire odore di sigaretta sui vestiti dopo aver attraversato l’area esterna, poco prima di entrare a trovare la figlia ricoverata.

La normativa, in realtà, è chiara: fumare è vietato non solo all’interno ma anche nelle pertinenze delle strutture sanitarie. Tuttavia, le dimensioni del complesso ospedaliero e la presenza di spazi appartati rendono difficile il controllo totale.

In una nota, l’Asst Sette Laghi ha riconosciuto il problema, spiegando che i posacenere posizionati vicino agli ingressi non sono un invito a fumare, ma servono unicamente a limitare l’abbandono dei mozziconi. «Purtroppo – si legge nella comunicazione – non sempre il personale riesce a far rispettare la regola, sia per la maleducazione di una parte dell’utenza, sia in alcuni casi per la cattiva abitudine di alcuni dipendenti».

L’azienda sanitaria ha infine lanciato un appello al senso di responsabilità collettiva, ricordando che il rispetto del divieto di fumo negli ospedali è una questione di salute pubblica e di decoro.