Si sospetta un ammanco da un milione nelle casse di Amsc, Quintino Magarò fa un esposto in Procura e chiede la destituzione del CdA della società: «Rischio crac. Chiedo la convocazione urgente di un consiglio comunale».
La notizia è clamorosa: un cassiere della ex municipalizzata gallaratese sarebbe stato scoperto con le mani “lunghe” sugli incassi delle bollette pagate dagli utenti del gas e dell’acqua agli sportelli di via Bottini, prelevando una somma attorno al milione di euro nel corso del 2013. Il protagonista della vicenda, denunciato dai vertici di Amsc Spa che hanno subito avviato degli accertamenti, si sarebbe subito dimesso non appena l’aria si è fatta pesante.
«Un’incresciosa vicenda» secondo Quintino Magarò, capogruppo in consiglio comunale della lista civica Orgoglio Gallaratese, che ieri ha presentato un esposto urgente alla Procura della Repubblica, affinché «apra un’indagine al fine di verificare se gli amministratori in carica della società Amsc Spa abbiano rispettato le previsioni, le procedure, i controlli previsti dalla normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti».
Magarò punta il dito contro «l’inadeguatezza del CdA della società», chiedendo le «dimissioni» del presidente Sergio Praderio, anche in riferimento agli «esiti disastrosi delle pratiche legali sui licenziamenti» portati avanti nei mesi scorsi, e invocando la convocazione di «un consiglio comunale urgente» sul caso. In base al decreto legislativo 231 del 2011, sempre secondo l’esponente di Orgoglio Gallaratese, «il CdA di Amsc Spa potrebbe essere revocato ipso iure». Duro anche il Pdl di Gallarate: «Ora su Amsc ci aspettiamo che il Sindaco Guenzani si attivi affinché gli interessi del patrimonio pubblico siano tutelati e ponga fine alla gestione Praderio».
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