Anas, l’Ad Aldo Isi illustra gli investimenti e le assunzioni del Polo infrastrutture gruppo Fsi

Aldo Isi annuncia 2.300 assunzioni entro il 2026 che si aggiungeranno ai 1.800 assunti dal 2022 ad oggi (Nella foto d'archivio l'Ad Asan Aldo Isi)

ROMA – Investimenti e assunzioni nei dati  l’Amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, ha illustrato alla platea del XXIII Convegno Nazionale Ance Giovani, tenutosi a Roma oggi, 10 novembre, all’Acquario Romano. Da inizio 2022 ad oggi, sono state inserite 1.800 persone di cui circa l’80% nelle aree tecniche e di presidio della rete e ad ottobre 2023 ci sono già 8,4 miliardi di progetti e 5,9 miliardi di gare

Negli anni 2022 e 2023 Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane ha registrato un incremento costante del suo personale. Ad oggi l’organico è cresciuto di oltre 400 risorse, pari a circa il +6%, rispetto alla fine del 2021. Il Piano Industriale prevede un incremento entro il 2026 di circa 2.300 risorse. Da inizio 2022 ad oggi sono state inserite, tra contratti a tempo indeterminato e determinato, 1.800 persone di cui circa l’80% focalizzato nelle aree tecniche e di presidio della rete. Una percentuale significativa degli inserimenti ha riguardato ruoli chiave quali direttori lavori, direttori operativi ed ispettori di cantiere. Tali ingressi hanno interessato tutto il territorio nazionale (20% nord; 43% centro; 37% sud) e l’età media dei neoassunti è pari a circa 39 anni, inferiore di circa 10 anni rispetto all’età media aziendale. Queste azioni permetteranno ad Anas di affrontare le sfide nel settore delle infrastrutture e dei trasporti e di supportarne il raggiungimento degli obiettivi strategici”.

L’impegno della più grande stazione appaltante pubblica del Paese e primo gestore della rete stradale e autostradale di oltre 32mila chilometri, insieme alla Capo polo RFI, nella selezione e assunzione di nuovi talenti, è finalizzato alla messa a terra del nuovo piano industriale programmato fino al 2032, sostenuto da investimenti per 64,5 miliardi di euro. 

“Per rendere le nostre strade più sicure è fondamentale agire con determinazione sulla manutenzione programmata delle infrastrutture. Nel 2022 – ha sottolineato Isi – la nostra produzione ha raggiunto quota 1,27 miliardi di euro, cui si affianca la realizzazione di nuove opere pari a 818 milioni di euro, per un totale di oltre 2 miliardi di euro con un significativo incremento (+26%) rispetto al 2021 (1,7 miliardi)”.

“Sono in forte aumento anche le gare e i progetti.  Al 31 ottobre 2023 abbiamo avviato 98 gare – ha poi sottolineato l’Ad – suddivise in 673 lotti per un totale di 5,9 miliardi di euro, rispetto ai 4,6 del 2022 e 2,6 del 2021. Inoltre, le gare aggiudicate al 31 ottobre 2023 sono 101 in 547 lotti per un totale di 4,4 miliardi di euro, rispetto ai 4,6 miliardi del 2022 e 6,8 del 2021. In merito alla progettazione di nuove opere si è passati da 2,1 miliardi di euro del 2021 a 8,4 miliardi di euro del 2023, con una crescita del 297,9%”.