Ancora rifiuti a Travedona. E il sindaco scrive ai cittadini

Il primo cittadino Colombo: «Chiedo collaborazione a identificare i soggetti»

Proseguono a Travedona Monate gli episodi di abbandono di rifiuti sul territorio comunale, sia lungo le strade che nei boschi e il sindaco scrive ai suoi concittadini per chiedere collaborazione. Basta fare un giro per le strade o per le zone verdi di tutta la provincia di Varese per comprendere quale dimensione abbia assunto il problema, tanto da diventare una vera e propria piaga.

A Travedona Monate, sono stati rinvenuti nei boschi sacchi neri contenenti rifiuti di vario genere, abbandonati tra gli alberi sul ciglio dei sentieri frequentati da sportivi e famiglie che passeggiano con i bambini. Tra le zone del paese più colpite recentemente quella di Monti e la via Tajagrande; il Comune con il suo personale ha provveduto a rimuovere la spazzatura e a presentare un esposto alle autorità competenti. Il sindaco inoltre ha deciso di rivolgersi ai cittadini tramite lettera.

«Vi scrivo per chiedere collaborazione per un fenomeno che riguarda tutti noi – si legge nella missiva firmata dal primo cittadino – come quello dell’abbandono dei rifiuti nei boschi e nei luoghi pubblici». La giunta guidata da Colombo è particolarmente sensibile sul tema ambientale; l’amministrazione comunale ha recentemente inaugurato sia l’impianto di fitodepurazione che la nuova ecoisola. «Il nostro Comune – ricorda Colombo – è dotato di un’efficiente Ecoisola e la nostra comunità è tra le più virtuose della provincia di Varese in fatto di riciclaggio di rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata tra l’82 e l’85%». Risultato ottenuto grazie al senso civico della stragrande maggioranza dei travedonesi.

«La persona che abbandona i rifiuti per il nostro paese e per i boschi, danneggia l’ambiente e salute di tutti i cittadini – continua il sindaco – oltre ad essere scorretto nei riguardi di chi, invece, rispetta il prossimo e il territorio in cui viviamo». I danni procurati dagli incivili non sono soltanto di natura ambientale ma anche economica.

«La perdita di tempo da parte degli addetti comunali per ripristinare queste situazioni comporta dei ritardi nello svolgimento delle loro mansioni ordinarie, recando così ulteriore danno a tutti» conclude Colombo, il quale chiede «la collaborazione di tutta la cittadinanza nel segnalare queste situazioni e per poter identificare questi soggetti».