Il diretto interessato non ha partecipato al voto. E ha fatto sapere che impugnerà la delibera di fronte al tribunale amministrativo regionale. Ieri sera il consiglio comunale ha votato l’incompatibilità di Edoardo Angotti (Idv).
Una circostanza intervenuta dopo l’approvazione da parte del governo Monti del decreto 39, il cosiddetto anticorruzione. In base al quale chi opera come dirigente in un comune non può essere consigliere comunale in un altro. È il caso del capogruppo dell’Italia dei Valori, che a Samarate è comandante della Polizia locale.
«Trovo che sia un’indicazione forzata e non condivisibile, ma che purtroppo dobbiamo rispettare», il commento del sindaco Edoardo Guenzani, «mi auguro che Angotti impugni il provvedimento, così potremo fare riferimento alla sentenza se insorgeranno casi analoghi».
Dal consiglio comunale si è levata unanime la condanna rispetto al provvedimento del governo tecnico: «gli ottimi principi possono trovare pessime applicazioni», ha sintetizzato per tutti il capogruppo del Pd Ivano Ventimiglia.
Votata l’incompatibilità, Angotti ha quindici giorni di tempo per rimuoverne la causa. Ovvero dimettersi da consigliere comunale o da comandante della Polizia locale. Pare di capire che non si verificherà nessuna di queste due ipotesi, così che tra due settimane decadrà da consigliere. Al suo posto Antonino Sormara, primo dei non eletti dell’Italia dei Valori.
© riproduzione riservata













