Accadde oggi – 66 anni fa il naufragio dell’Andrea Doria

Le cause dell’incidente furono al centro di una vicenda giudiziaria che durò diversi mesi, in cui si discusse chi dovesse farsi carico dei risarcimenti assicurativi e delle richieste di danni dei parenti delle vittime e dei passeggeri.

L’Andrea Doria era considerata la più bella nave passeggeri della sua epoca ed era apprezzata sia per la sua linea elegante che per l’allestimento degli interni di lusso. Degna erede dei transatlantici degli anni ’30 come il Rex, venne costruita nei cantieri navali Ansaldo di Genova Sestri Ponente per la Società Italia di Navigazione di Genova, e le venne dato il nome dall’ammiraglio ligure del XVI secolo, Andrea Doria appunto.

La turbonave fu varata il 16 giugno 1951 e fece il suo viaggio inaugurale partendo dal capoluogo ligure il 14 gennaio 1953, capitanata dal comandante genovese Piero Calamai. Lunga 212 metri, larga 27 e strutturata su 11 ponti, poteva ospitare fino a 1241 passeggeri ed un equipaggio di circa 600 uomini.

IL NAUFRAGIO DELL’ANDREA DORIA

Il 25 luglio del 1956, mentre era diretta a New York dopo una settimana di navigazione iniziata a Genova, l’Andrea Doria fu speronata ed affondata dal mercantile svedese Stockholm della Swedish American Line, al largo della costa statunitense di Nantucket.

Nel naufragio morirono 51 persone di cui 5 passeggeri della Stockholm e 46 dell’Andrea Doria, per la maggior parte alloggiati nelle cabine investite dalla prua della nave svedese. Nella gallery si possono vedere tutte le cabine che vennero colpite nel piano delle sistemazioni dei passeggeri.

La prua della Stockholm si schiantò sulla fiancata di dritta (destra) dell’Andrea Doria alle 23 e 10 del 25 luglio, causando una falla enorme. In pochissimo tempo l’Andrea Doria imbarcò oltre 500 tonnellate d’acqua. Per fortuna, in seguito al disastro del Titanic, le procedure di comunicazione di emergenza erano molto migliorate e si poterono chiamare tempestivamente altre navi in soccorso.

A bordo dell’Andrea Doria, il comandante Calamai, il suo vice Magagnini ed il secondo ufficiale Guido Badano gestirono efficacemente le manovre di evacuazione. L’Sos dell’Andrea Doria venne raccolto da diverse imbarcazioni, tra cui il transatlantico francese Ile de France, quattro navi mercantili e alcune unità della guardia costiera americana. Il transatlantico affondò la mattina di giovedì 26 luglio 1956, alle ore 10 e 15, dopo 11 ore dalla collisione.