24 Dic 2015
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– Anziano trovato senza vita nel bagno della sua abitazione: era morto da una ventina di giorni. Sembra la trama di un film thriller, ma purtroppo è un fatto di cronaca realmente accaduto. Il cadavere del signore di sessantacinque anni è stato rinvenuto ieri in un appartamento in piazza XX settembre. La scenografia è quella di uno degli angoli più centrali della città. Una storia triste, di quelle che la cronaca spesso etichetta come ”dramma della solitudine”. L’anziano viveva solo, i suoi parenti risiedono tutti nel sud del Paese. Da una ventina di giorni non rispondeva al telefono di casa. I vicini di casa non avevano più sue notizie dal primo di dicembre e hanno pensato che l’uomo si fosse recato a far visita ai suoi familiari in meridione. Ma, secondo il proprietario dell’appartamento nel quale il sessantacinquenne risiedeva, qualcosa non quadrava: l’inquilino era sempre stato puntualissimo con il pagamento dell’affitto e la quota mensile del mese di dicembre in corso non era ancora stata versata. Così, preoccupato, ha deciso di
allertare le forze dell’ordine, ambulanza e automedica, e i Vigili del Fuoco, i quali giunti sul posto hanno dovuto sfondare la porta blindata d’ingresso. Quello che forze dell’ordine e operatori si sono trovati di fronte quando hanno ispezionato la casa è stata una scena straziante, anche se purtroppo già vista in altre occasioni . Il corpo privo di vita dell’anziano, già in una fase avanzata di decomposizione, era accasciato sul pavimento del bagno. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sembrerebbe aver accusato un malore improvviso aver perso i sensi. Probabile che l’anziano abbia chiamato aiuto, anche se purtroppo nessuno è riuscito a sentirlo. Quella consumatasi in piazza XX Settembre, proprio a ridosso del Natale, è l’ennesima storia di ordinaria solitudine. Storie di persone anziane e sole che, proprio nel periodo natalizio dove si celebra la condivisione e il piacere dello stare insieme, faticano a sopravvivere in una città presa dalla frenesia degli acquisti e delle cene a tema. Storie di vita. E sempre più frequentemente, di morte solitaria.
