– Le zone di confine spesso sono terra di nessuno. Destino che tocca anche Bellavista, frazione che si trova là dove finisce Varese e inizia Gazzada Schianno. Un cittadino ci ha segnalato la scarsa manutenzione delle piante e degli argini dei terreni che insistono sulla via Per Schianno e via Gramsci, strade che hanno la sfortuna di trovarsi proprio sul confine tra Varese e Gazzada Schianno, in quella che potremmo definire la zona industriale di Bizzozero-bassa.
Non curare la vegetazione e i terreni comporta, per le auto, il fatto di dover procedere a slalom tra i sassi che, franando dagli argini incolti, si ritrovano spesso in mezzo alla carreggiata. Siepi non curate, rami che propendono verso la strada, argini franati e massi, mettono a repentaglio la sicurezza dei pedoni. Le auto, inoltre, dovendo schivare gli ingombri, finiscono per sfiorare le auto provenienti dal senso opposto e non sono rari i danni alla carrozzeria. C’è chi ha provato a segnalare il problema della mancata manutenzione e, in dubbio su quale amministrazione ne fosse responsabile, ha scritto sia a Varese che Gazzada Schianno. In qualche tratto qualcuno è intervenuto con una bella potatura. Ma non è stato sufficiente dato che il 17 dicembre una pianta è crollata su un rimorchio che transitava di lì in quel momento. «Chi passa di lì è un potenziale morto che cammina» ci ha detto il cittadino. Per cercare di capirci qualcosa di più abbiamo dunque chiamato i due comuni coinvolti. L’ufficio tecnico del comune di Gazzada Schianno, carte alla mano, ha indicato quale tratto è di sua pertinenza e quale è di Varese. Nello specifico: lungo la via Gramsci ci sono due cartelli: uno di fine Gazzada e uno di inizio Varese. Tra un cartello e l’altro ci sono 200 metri di strada. Arrivando da Gazzada, i terreni sul lato sinistro della strada si trovano nel comune Varese e quelli sul lato destro nel comune di Gazzada, fino al cartello di Varese. La strada è di Gazzada, e fa da mezzeria. I terreni, però, non sono del Comune, ma di proprietà privata, per cui deve essere il proprietario a intervenire per la manutenzione. Come convincerlo? «L’ordinanza di taglio è in vigore – afferma l’ufficio tecnico di Gazzada Schianno – Per eventuali situazioni di pericolo il Comune manda una lettera con la richiesta di intervenire al più presto. Andremo sicuramente a vedere sul posto». Anche il comune di Varese si è mobilitato. «Manderemo le guardie ecologiche per un sopralluogo» afferma l’assessore , che annuncia che ai privati non effettuano la manutenzione del verde sarà mandata una comunicazione.
Nella zona c’è anche chi ha risolto il problema del taglio del prato facendo fermare sul proprio terreno un gregge di pecore in transumanza: un bel sistema che garantisce erba tagliata e terreno concimato, ma che non è sufficiente per risolvere la situazione. Anche perché molti appezzamenti di terreno sono coperti di boschi. La speranza è che la situazione venga affrontata quanto prima. Siamo in un periodo di forte siccità, ma quando arriverà la pioggia, se sarà violenta come accade sempre più spesso, sarà alto il pericolo di smottamenti.